Devo fare ordine nelle mie letture. Il mio proposito per le prossime settimane é dunque quello di finire di leggere quello che sto leggendo (quattro libri) e mettermi su una cosa per volta. Questo per evitare di portarmi dietro letture che diventano bibliche e di confondermi tra i personaggi.
E’ un vizio che ho preso negli ultimi mesi, causato anche dalla vita un po’ “vagabonda” che faccio. Al CUB leggo una cosa, a letto ne leggo un’altra, quando mi metto in terrazza la sera leggo un’altra cosa ancora, quando sono da qualche parte in attesa di qualcosa prendo in mano l’iPhone e leggo quello che ho in coda lì, infine quando ho voglia prendo in mano un libro di racconti che può essere letto a morsi.
Così, per esempio, per finire di leggere Un finale perfetto di John Katzenbach (Fazi Editore) ci ho messo settimane nonostante non ce ne fosse davvero bisogno. Nella fattispecie era il libro scelto per le letture notturne a letto, per altro le più faticose visto che si accompagnano spesso alla stanchezza di giornate lunghe o lunghissime.
C’erano una volta Cappuccetto Rosso e un Lupo cattivo, secondo Katzenbach le Rosse sono tre e oltre al Lupo Cattivo c’è anche la Moglie del Lupo Cattivo. Le cose si complicano.
Le tre protagoniste sono tre donne dai capelli rossi, un’adolescente, una giovane donna e una donna matura; lui è un uomo che ha deciso di compiere il delitto perfetto uccidendo queste tre donne contemporaneamente per depistare la polizia nel corso delle indagini.
Il gioco che Katzenbach ricostruisce è quello del gatto e del topo. Il killer infatti invia a tutte e tre le donne una lettera in cui annuncia la loro morte. Le donne hanno reazioni diverse all’apertura della busta, riescono a mettersi in contatto e, a loro volta, attuano un piano per mettere fuorigioco quell’uomo che minaccia la loro esistenza.
Si tratta di un thriller psicologico tutto incentrato sulla paura che nasce nelle vittime e sul delirio di onnipotenza che il Lupo Cattivo, che nella vita fa l’autore di gialli, esprime nella scrittura di quella che secondo lui diventerà la trama di un capolavoro letterario. Quello che la paura scatena nelle tre donne è una componente che il killer non aveva messo in conto. L’istinto di sopravvivenza prevale, la forza del gruppo che le tre donne creano diventa un’arma essa stessa.
Più che la storia di Cappuccetto Rosso, però a me è sembrata la storia dei Tre Porcellini, che cercano in tutti i modi di rendere vani gli sforzi del loro di Lupo.
Posso dire una cosa? A me il finale non è sembrato poi così perfetto!
(Un finale perfetto/ John Katzenbach/ Fazi Editore/ € 16,00/ pp. 479)
Mari