E’ successo che una decina di giorni fa il citofono qui in ufficio suonava. Era il portiere: “C’è un pacco per voi!”. Il pacco che è arrivato era gigantesco e, dal rumore della scatola e dal mittente, ho subito immaginato il contenuto. Si trattava di un libro, inviato da Multiplayer Edizioni, una delle case editrici che abbiamo conosciuto qualche mese fa con La Bugia di Natale e poi dal vivo alla Fiera del Libro di Torino. La prima cosa che ho pensato aprendo il pacco è stata “Un fantasy…non è esattamente quello che vorrei leggere in questo momento!”. Poi ho preso il libro in mano e ho cambiato idea. Ho pensato che, visto che quel venerdì era il mio ultimo giorno di lavoro prima di una settimana di pausa, fosse un bellissimo presagio di relax e letture!
Il libro in questione è The Queen of the Tearling, di Erika Johansen. Si tratta del primo capitolo di una trilogia che ha già un futuro sul grande schermo e che, anche in Italia, a pochi giorni dal suo debutto, ha già fatto parlare di se.
Perché ho cambiato idea sul fatto di leggere o meno questo libro? Perché la differenza tra un libro di carta e un libro digitale, in questo caso è fondamentale. Multiplayer, infatti, oltre ad una edizione che potremmo definire “normale” ne ha messo in commercio una che invece io definirei “super-bella”. Il libro che ho cominciato a girare e rigirare tra le mani è curato nei dettagli da un punto di vista grafico. L’impaginazione è essa stessa una chiave di lettura, su pagine che sembrano uscire da un libro antico o che, come in questo caso, racconta di una storia che viene direttamente da un futuro che potrebbe essere anche un passato lontano. In più le tavole di Roberto Recchioni, a corredo dei vari capitoli, sono uno splendore. In più, alla fine del libro, è custodita una cartina che ci fa immaginare questo Regno.
Veniamo alla trama. La protagonista è una giovane donna, Kelsea, che non ha niente a che vedere, o quasi, con le eroine dei romanzi fantasy o distopici ai quali siamo abituati. Kelsea vive in un qualche futuro in cui la Terra si è risvegliata e nel quale non esistono più le moderne tecnologie, vige un odio quasi viscerale per la cultura, e tutto sembra essere tornato al Medioevo. La violenza e il terrore mantengono un precario equilibrio. Kelsea, sua malgrado, si ritrova Regina a soli 19 anni e, con l’aiuto di un gruppo di esperti soldati, la Guardia della Regina, riesce a conquistare il cuore di molti.
Ora vi dico una cosa. Kelsea non mi è stata proprio proprio simpatica sempre e comunque. E’ molto più realistica di tante protagoniste di libri del genere, è vero. Tanto per cominciare non è bellissima, i suoi capelli non sono perennemente pettinati e il suo corpo non fa che riempirsi di cicatrici, perché lei lotta e viene ferita. E fin qui tutto bene. Ama i libri, è stata abituata a leggerli fin da quando era bambina e, uno dei suoi primi atti da regina è proprio quello di creare una vera e propria biblioteca. Proseguendo dunque va anche meglio di qualche riga fa.
Però c’è un però: alcune volte, io, a Kelsea l’avrei voluta ammazzare :)!!! Vengo e mi spiego.
Kelsea è molto più umana delle sue colleghe eroine di mondi fantastici. A volte la sua aggressività, la sua testardaggine e tutta quell’altra serie di difetti da ragazzina mi hanno urtato. Però il fastidio non durava tanto, giusto il tempo di volerle dare uno schiaffo ogni tanto e farmela stare simpatica subito dopo. Non per niente sono Leone ascendente Gemelli.
Questo è un libro da comprare e da leggere sentendo la carta sotto ai polpastrelli, in attesa che anche gli altri capitoli arrivino e ci svelino il futuro del Tearling.
(The Qeen of the Tearling/ Erika Johansen/ Multiplayer Edizioni/ 19,00 €/ pp 400)
Mari