Il nome di Diego De Silva, la prima volta, l’ho sentito in radio, credo che fosse Radio Deejay, in occasione della presentazione di quello che era il suo libro più recente “Mia suocera beve“. Il titolo mi aveva subito catturato, mi aveva fatto ridere insieme a quello che raccontava lo stesso autore del suo protagonista, l’avvocato Malinconico. Non sapevo quasi nulla di De Silva all’epoca, ma poi ho recuperato.
Lo scorso 29 gennaio l’ultimo libro di De Silva, Terapia di coppia per amanti (Einaudi editore), lo abbiamo raccontato, insieme all’autore, al Castello Ursino di Catania, così questo post parla un po’ di quella sera, un po’ del libro che tanto mi è piaciuto.
Partiamo dal libro.
Terapia di coppia per amanti è il libro che non ti aspetti, perché sdogana una relazione, quella che si crea tra due persone che si amano, pur avendo ognuna la sua famiglia, e che si trovano a percorrere una strada che non immaginavano nel momento in cui hanno iniziato a frequentarsi. Viviana e Modesto sono una donna e un uomo, con un marito e una moglie, e un figlio per ciascuno.
Il tema portante è dunque quello dell’amore, ma non quello vissuto da una coppia convenzionale, ma da una coppia di amanti che, ognuno con le proprie paturnie, rappresenta perfettamente la sua categoria, l’universo femminile e quello maschile. Un capitolo parla Modesto, un musicista che ha deciso di chiamare sui figlio Eric, in omaggio al più famoso Eric Clapton, che si ispira e non si ispira ad un padre che, con le donne ha fatto peggio di lui; nel capitolo successivo parla Viviana, terrorizzata dall’idea di scoprirsi così innamorata di Modesto, in bilico, o forse per nulla, tra la decisione di lasciare il marito o lasciare Modesto.
Sembrano andare a due velocità diverse, ma non è così. Semplicemente ognuno di loro ha il suo modo di affrontare il mondo e sono pazzamente innamorati l’uno dell’altro. Questo fino a quando Viviana non decide che l’unica soluzione per evitare che quella storia che lei vede segnata, ma sulla quale Modesto ha tutt’altra visione, sia quella di andare da uno psicanalista che li aiuti a raddrizzare, o meno, la loro storia.
Emergono i bisogni dell’uno e dell’altro ed emergono anche i bisogni dello stesso psicanalista che ha una fidanzata che lo tortura con, quello che De Silva definisce il nuovo reato della modernità, il “messaggino sbagliato apposta”.
Qui vanno via i criteri della logica, ma le domande che si fanno Viviana e Modesto sono le stesse che si farebbe ogni coppia, perché l’amore è uguale, qualunque siano le persone che lo affrontano, coppie ufficiali o coppie non ufficiale. E’ l’amore a dettare legge. Del resto, perché gli amanti e il loro amore non dovrebbero sottostare alle stesse regole alle quali sottosta qualunque altra coppia?
La storia narrata da diversi punti di vista è un bel gioco stilistico che, insieme all’ironia di De Silva, permette al lettore di immedesimarsi o in Viviana o in Modesto, o forse anche in tutti e due.
Di tutto questo abbiamo parlato venerdì scorso durante la presentazione organizzata da Cub – Castello Ursino Bookshop (Officine Culturali/Karma Communication), in collaborazione con Leggo, presente indicativo, rassegna letteraria di Radio Lab. Diego De Silva è stato assolutamente ironico e affascinante nel descrivere il suo libro, raccontando la sua versione di Viviana e Modesto e spiegando come “Sono due persone che si amano, non importa se sono amanti”.
A leggere quello che De Silva aveva scritto Francesco Macaluso e Valentina Sardo, bravissimi a interpretare i brani in cui parlavano Modesto e Viviana; ad accompagnarli Daniele Salamone con la sua musica.
Del resto proprio la musica ha significato tanto per De Silva che alla fine del libro ha raccolto quella che è la colonna sonora ufficiale pensata per il suo libro. Canzoni italiane e straniere, tra queste c’è quello che l’autore ha definito “l’inno allo stalking” Every Breath You Take dei Police.
(Terapia di coppia per amanti/ Diego De Silva/ einaudi Editore/ € 18,00/ pp 250)
Mari