Ho scritto talmente tante volte che non amo le raccolte di racconti, a meno che non si tratti di grandi racconti, che comincio a pensare che non sia vero. Forse i grandi racconti, in un periodo in cui riesco a leggere sempre meno e sempre più a spizzichi e bocconi, invece, sono 19diventati una panacea: una grande possibilità per non sottrarmi al piacere della lettura e non soffrire nel vedere giacere sul comodino quei romanzoni che un tempo avrei divorato in poche notti. Così qualche giorno fa, durante uno dei miei turni al CUB – Castello Ursino Bookshop, mi sono regalata Teorie e tecniche di INdipendenza a cura di Gianluigi Bodi (con 24 racconti di Mari Accardi, Gianni Agostinelli, Gianluigi Bodi, Alessandro Cinquegrani, Eva Clesis, Paolo Colagrande, Francesco Franceschini, Ilaria Gaspari, Ginevra Lamberti, Andrea Malabalia, Nicola Manuppelli, Claudio Marinaccio, Lucia Moschella, Angelo Orlando Meloni, Ambra Porcedda, Ivano Porpora, Davide Predosin, Massimo Roscia, Alessandro Sesto, Carlo Sperduti, Alessio Viola, Paolo Zardi).
Perché è vero quello che si dice nella prefazione del libro (in questo caso) in risposta alla domanda “vale la pena pubblicare una raccolta di racconti? Adesso? In Italia? La risposta del curatore del volume, e la mia quando mi domandano se valga la pena leggere racconti oggi è “Dipende. Dipende dalla raccolta”. E in questo caso la risposta è sì. Perché la raccolta è una collazione di testimonianze, di voci, che domani saranno l’urlo potente di una generazione di scrittrici e di scrittori. E’ uno spaccato della buona editoria indipendente di oggi, un ritratto dell’Italia letteraria di oggi.
Prove di matrimonio, Occhi Rossi, bollenti, Figlia di Pietro, Piccolo e la bellezzza, True Story, Elogio del Rudo, Birthday Blues, Opimel, Problema di Lucetta, Il gelo, La scelta, Una condizione indipendente, Amore farmacologico, La grande evoluzione, Avete presente la superficie della Luna?, Il dolore, proprio, Il testo unico per l’infanzia, Il palcoscenico, Arcangelo Miniaci, Il grandissimo fetsival di indipendence, Malakian, Via della Luna, Una fottuta festa in terrazza, Il figlio della signora Bastiani. Questi i titoli dei racconti che compongono la raccolta: sbagli clamorosi, ma che ti fanno sentire incredibilmente potente, miraggi e risate, aria e promesse, ultime gocce che in gola diventano come sabbia bollente, segni di disgelo, specchi deformi come cocci caduti dal cielo ai bordi delle strade, esperienze vissute, condoglianze, cose da sistemare, colpe, sacrifici, solitudini, verità e bugie, orrore del vuoto, mattine di pioggia e giorni che non dovrebbero arrivare mai (soprattutto a dicembre), stupore, idiozie e vertigini, Teorie e tecniche di INdipendenza. Tutto questo e molto altro ancora. Bello. Davvero bello.
Carla
(Teorie e tecniche di INdipendenza di AA.VV., Verbavolant, pag. 197, euro 14)