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Atti osceni in luogo privato

Mese impegnativo, quello di maggio, per quanto riguarda le letture e il fatto che io ogni sera prenda un antistaminico non facilita la situazione. Più o meno succede questo: torno a casa, abbraccio il mio libro pronta a spolparmelo, mi metto a letto, prendo un antistaminico, apro il libro…e dormo. E’ uguale tutte le sere. Ma Continua

L’amore dura tre anni

L’amore dura tre anni, di Frederic Beigbeder (Feltrinelli), potrei averlo comprato anche tre anni fa. Non ricordo. So di averlo scelto perché il titolo mi era sembrato abbastanza verosimile, anche se io, senza neanche averlo aperto, un libro del genere ( o almeno del genere che pensavo) all’epoca lo avrei titolato L’amore dura quattro anni. Punti di vista, evidentemente.

E’ stato uno di quei libri comprati, iniziati, riposti, riaperti, ricominciati, posati ancora una volta, dimenticati, sentiti nominare (perché nel frattempo ho anche evitato di vedere il film), ritrovati e ri-ricominciati. C’è un po’ di Francia ultimamente nell’aria (vedi Pennac, tra le altre cose) e allora visto che questo era un libro francese ho deciso che dovevo arrivare fino in fondo. Ed è stata la volta buona. Continua

Storia di un corpo

Il periodo Pennac per me è ufficialmente sospeso. Dopo avere rispolverato la saga di Malousséne  sono passata infatti ad un libro che avevo comprato un bel po’ di mesi fa e che, non ho ancora capito per quale motivo, non ho iniziato subito a leggere.

Una cosa è certa:  Storia di un corpo di Daniel Pennac (Feltrinelli) è il mio primo libro del 2014.

Partiamo dalla prima considerazione: non c’è mai stato titolo più azzeccato (nella sua versione francese è Journal d’un Corps). Storia di un corpo è esattamente quello che dice di essere, ovvero il racconto giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, della vita di un uomo che considera il suo corpo come protagonista assoluto della storia che decide di raccontare alla figlia Lison. Un diario che ripercorre una vita intera, iniziato all’età di 12 anni e con un’ultima annotazione a 87 anni, poco prima di morire.

Tutto il racconto ruota dunque attorno al corpo con la descrizione precisa delle emozioni che si provano.  L’amore, la nascita di un figlio, un lutto, la guerra, la salute naturalmente, il rapporto con le altre persone, il lavoro, la modernità. Tutto quello che non ha a che fare con il corpo non viene citato se non marginalmente, ma del resto non è il nostro corpo che ci permette di vivere le emozioni che ogni giorno viviamo e di fare quelle esperienze che da bambini e fino all’età adulta forgiano il nostro carattere? Continua

L’enigma di Voltaire…

E’ il libro perfetto da “raccontare” su un mezzo di comunicazione elettronica come questo blog. Tutto inizia, infatti, con un serrato scambio di e-mail fra diplomatici e prosegue fra letture di appunti privati e diari… Per concludersi con un’ultima e-mail. Un cerchio che si apre per richiudersi su se stesso dopo aver cercato di dare risposte a una domanda legata al mondo della letteratura e del libro: “Dov’è sepolto Voltaire?“. Un interrogativo che si solleva durante una cena fra uomini di Stato. Una curiosità che necessita e merita una risposta. Ma nessuno lo sa.

C’è chi sostiene che i resti dello scrittore si trovino ancora al Panthéon; altri sono a conoscenza della profanazione della sua tomba a seguito della quale solo il cuore del grande filosofo francese sarebbe stato conservato nella Biblioteca nazionale di Parigi (ma sarà autentico?). Continua

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