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Mercoledì delle ceneri

E chi lo sapeva che Ethan Hawke scrivesse libri? Io non lo sapevo fino all’anno scorso. Di fatto non mi perdo uno dei suoi film, così visto che la scorsa estate (2014) mi sono ritrovata a potermi regalare tutta una serie di libri e visto che avevo appena scoperto che Ethan Hawke scriveva, ho ordinato anche il Continua

Un regalo inatteso (per Marzio)

Non solo la Matta che scrive riceve libri in regalo (perché il libro è un regalo perfetto per tutte le stagioni) e dunque può vantare un incredibile numero di titoli letti e “archiviati” nella sua libreria (che al momento è ancora composta da numerosi scatoloni)… Adesso anche suo marito Marzio ha cominciato una sua personalissima Continua

Non buttiamoci giù

Oggi, ho scelto di raccontarvi di questo libro, perché il titolo è l’invito che voglio accogliere in me… Per far sì che queste ultime settimane – prima delle tante agognate ferie – siano meno faticose. Sono un po’ avvilita in questi giorni, anche a causa di un superlavoro nel quale mi sono infilata con estrema leggerezza… Ma che adesso mi sta facendo desiderare di aver risposto diversamente alla proposta fattami un paio di mesi fa. Ma tant’è. Al momento potrei solo piangermi addosso, cosa che – detto con franchezza – non fa per niente parte del mio stile di vita. Quindi, transeat. E veniamo al libro. Continua

City Hunter

Questo manga l’ho scoperto grazie a mio fratello Antonio, anche lui divoratore di fumetti e mio iniziatore di genere. Ho cominciato a leggere fumetti quando ero piccolissima. Topolino, il Corriere dei Piccoli (anche le raccolte che mio papà aveva fatto da ragazzo), Snoopy (una rivista settimanale che uscì verso la fine degli Anni 80 e fino a metà degli Anni 90),  le strisce dei Peanuts, le strisce di Mafalda, Asterix; poi, più grandicella, le altre strisce di Quino, gli Sturmtruppen, e i Dylan Dog che leggevo di nascosto (perché mio fratello temeva che io potessi impressionarmi troppo), i vari supereroi della Marvel… E poi ancora (questa volta spacciati dal mio amico Edy) Ratman, Alita, Sandman… Continua

Stardust

Provate a indovinare chi mi ha fatto conoscere questo romanzo?

Ok, non era difficile… Il mio amico Edy, altrimenti noto come spacciatore di favole e fumetti. Ma Edy ha fatto più  che farmi conoscere un semplice romanzo (che in realtà io avevo già comprato in edizione economica insieme alla mia mamma, nella libreria che poi sarebbe diventata la mia, proprio perché Edy mi aveva fatto apprezzare l’autore attraverso Sandman). Edy ha scelto per me, come regalo di compleanno, una fantastica edizione illustrata da Charles Vess. Continua

Il Paradiso degli Orchi

I casi di libri che ho letto due volte si contano sulla punta delle dita di una mano, perché non vale contare le volte che ho letto un libro sia in italiano che in lingua originale. L’ho rifatto stavolta con Il Paradiso degli Orchi di Daniel Pennac, perché eravamo in piena emergenza. Cominciamo dall’inizio, ovvero da circa undici anni fa 🙂 Nel Natale del 2002 un mio carissimo amico, Gennaro, mi fece un meraviglioso regalo. Scrivendomi qualcosa del tipo “spero che ti piaccia quanto è piaciuto a me”, mi fece innamorare della famiglia Maloussène e dopo avere letto il libro regalato, corsi in libreria a comprare tutti gli altri volumi della saga. Credo che non ci misi neanche un mese a finire tutti e sei i libri e per anni sperai che Pennac ci ripensasse e regalasse agli amici di Benjamin Maloussène un’altra storia. Continua

Studio illegale

Quanti di voi hanno un libro nel cassetto pensando che potrebbe essere perfetto per finire tra le grinfie di una blasonatissima casa editrice? Quanti di voi pur di vedere pubblicato il proprio “gioiellino” di scrittura sono scesi a compromessi così tanto da “affidarsi” a quelle case editrici, sicuramente meno blasonate, che propongono contratti dove l’unico a pagare è l’autore?

Anch’io ce l’ho un libro nel cassetto, e forse un giorno lo manderò in giro, lo farò leggere a qualcuno. Oppure no. E magari dirò quello che dice la metà degli scrittori in erba: “Tanto tutti quelli giovani che vengono pubblicati dai grandi sono dei raccomandati”. Oppure no. 🙂

La verità è che in giro ci sono un sacco di storie, alcune sono belle, alcune sono brutte e non sempre tutto quello pubblicato dai Grandi è di qualità. Continua