Più o meno contemporaneamente a L’ultimo libro, di cui vi ho raccontato nell’ultimo post, dello stesso autore avevo acquistato anche Sei biblioteche. All’epoca mi ero detta, questo qui deve essere un fissato dei libri al quadrato, proprio come me. Così, dopo aver letto L’ultimo libro, mi è sembrato giusto andare in ordine d’acquisto e proseguire la lettura con Sei biblioteche che in questo caso è una raccolta di racconti collegati tra loro dal tema della biblioteca, personale e privata, pubblica, ma anche virtuale, notturna, infernale o piccolissima.
Il surrealismo di Zoran Živković si conferma la cifra stilistica anche du questo agile e piacevole volume, dove ciascun bibliofilo può riconoscere la propria biblioteca dei desideri o divertirsi con le strane, spiazzanti e intriganti esplorazioni del tema che l’autore è capace di costruire. Sei racconti brevi, originali, avvincenti e curiosi dove uno scrittore scopre i libri che non ha ancora scritto (e non solo i propri, ma anche quelli degli altri autori, tutti conservati in uno strano sito internet), dove una biblioteca casalinga cresce a dismisura (fino a 8305 libri tutti materializzatisi nella cassetta della posta di un uomo che non ama leggere), dove si possono consultare le vite degli esseri umani dalle origini del mondo a quell’esatto istante (ovviamente compreso il libro della propria vita), dove si scopre che ciò che è considerabile come un piacere in vita può diventare la propria condanna e viceversa… E poi c’è anche la biblioteca più piccola del mondo: un unico volume che raccoglie infiniti romanzi nuovi e inediti (che finiranno nelle mani di uno scrittore che ha perso la propria ispirazione). Un viaggio verso l’ultima biblioteca che ci permetterà di assaporare il gusto delle precedenti cinque. Una raccolta di storie in bilico tra noir e fantastico, dove il sovrannaturale entra nella realtà di tutti i giorni ammantando di inquietudine e mistero gli oggetti di uso comune, quelli della quotidianità, come per esempio i libri.
Il lettore viene proiettato in queste situazioni surreali e atipiche (anche divertenti) dove al centro si racconta il potere del libro: oggetto magico, terapico, di redenzione, ma anche pieno di mistero e angoscioso. E mentre il luogo della lettura si trasforma in una dimensione onirica, gli aspetti da bibliofili che amo nei libri al quadrato – le bizzarrie, le curiosità – sconfinano nella bibliomania, negli aspetti “morbosi” che le manie degli appassionati lettori possono acquisire… E si resta sospesi al confine tra l’amore e la (sana?) follia per la lettura e per il mondo dei libri.
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(Sei biblioteche di Zoran Živković, Tea, pagg.124, euro 9)