Non solo la Matta che scrive riceve libri in regalo (perché il libro è un regalo perfetto per tutte le stagioni) e dunque può vantare un incredibile numero di titoli letti e “archiviati” nella sua libreria (che al momento è ancora composta da numerosi scatoloni)… Adesso anche suo marito Marzio ha cominciato una sua personalissima collezione. Strana, forse un po’ scomposta, ma decisamente creativa. (E certo è che adesso è necessario pensare a uno scaffale tutto per lui).
Proprio qualche giorno fa, il suo amico Pierpaolo si è aggiudicato il premio per il libro più divertente! Pierpaolo, Eszter e il loro meraviglioso bimbo Frankie ci coprono sempre di regali. E, ci avevano già consegnato i loro prima di partire per Budapest e noi, bravini bravini, non li abbiamo scartati perché per aprire i regali si deve aspettare il Natale…
Sta di fatto che qualche giorno dopo la consegna ufficiale di questi pacchetti, Pierpaolo ci ha portato altri regali e fra questi (insieme al mio portafoglio sonoro con l’Urlo di Edvard Munch) c’era Il mio primo Dizionario degli Anni 80 che si apre con una pagina dove incollare la propria foto e gridare al mondo “Io c’ero”. Forse perché essere sopravvissuti agli anni 80 è un po’ come essere dei reduci (basti pensare alla moda di quel periodo…), forse perché non c’è stata epoca più fertile nella produzione di veri e propri fenomeni di culto. Non a caso, infatti, i cartoni animati degli anni 80 sono ancora apprezzati dai bambini di oggi; le discoteche continuano a proporre serate a tema… E l’elenco potrebbe continuare, cavalcando una parentesi storica che è diventata un fenomeno sociale e di costume.
Chiaramente, chi negli anni 80 è cresciuto, leggerà il dizionario come un’infinita possibilità di stimolazione dell’area cerebrale della memoria. 248 film fondamentali, 132 cartoni animati indimenticabili (che ancora mietono vittime fra i giovanissimi)… Poi ancora, giochi, mode, oggetti, telefilm, trasmissioni televisive che hanno fatto sognare un’intera generazione. E non dimentichiamoci la musica (da ascoltare nelle più belle 20 playlist) che è entrata a far parte della memoria collettiva.
Ciascun lettore, se “ottantino”, ricostruirà – grazie “definizioni” dei singoli “lemmi” che appartengono a questo particolare dizionario – spezzoni di vita personale e sociale: dalle 500 lire in sala giochi ai gettoni telefonici (perché non esistevano i cellulari), passando per le ricerche in biblioteca (perché anche il web non esisteva). Per chi gli anni 80 non li ha vissuti sulla propria pelle, invece, la lettura sarà un tuffo in quell’universo e potrà testarsi sulle pagine dei quiz.
Il libro vanta le illustrazioni di Davide Pascutti, autore premiato a Lucca Comics & Games 2014 (per Pop economix). Adesso a Marzio e me serve un doppio selfie da attaccare all’interno del dizionario. 🙂