Ci sono post e post su questo blog e alcuni sono dedicati: questo è uno di quelli.
C’è una ragazza, tanto carina, con una passione smodata per i gufetti, che a volte sembra un cartone animato, innamorata della storia, ma non di tutta la storia, di una storia in particolare, quella del Monastero dei Benedettini di Catania. Giusto per chiarirvi le cose: fin qui ho parlato di una persona che esiste davvero e non della trama di Q, Luther Blissett, Einaudi, di cui voglio raccontarvi oggi.
Pur nella sua estrema sicurezza Claudia è un essere a metà tra un elfo e un monaco ( di quelli vissuti, naturalmente, tra le mura del Monastero), da un lato perché si muove leggera e ha un arco (lo possiamo dire) dall’altro perché quando racconta la storia del Monastero, per lavoro, i suoi occhi sembrano vedere le cose di cui sta parlando. Quindi io mi sono convinta che quelle cose lei le abbia viste davvero, creando un passaggio da un secolo ad un altro e andando a spiare quei monaci che, anche se ormai decisamente stecchiti, tengono tanto impegnati Officine Culturali e non solo.
Che cosa c’entra Claudia con Q? C’entra!!!
E’ uno dei libri che cita sempre, o almeno spesso, durante i tour guidati tra i corridoi del Monastero che sorge in piazza Dante a Catania, perché questo libro, in una sua parte, di questo luogo tutt’oggi misterioso, in qualche modo parla.
Q l’ho letto la prima volta nel 2003 (non avevo ancora compiuto 24 anni), ma sono andata a riprenderlo in questi giorni per ritrovare le parole di Claudia e ho fatto bene. Mi era piaciuto allora e mi è piaciuto ancora di più adesso, tra l’altro un libro che è rimasto in una libreria per undici anni ha un profumo che non si può capire. Che bella la carta. Non siete d’accordo? Fa delle evoluzioni che un ebook non potrebbe mai. Provate a sniffare un ebook e poi ditemi che effetto fa 🙂
Prima cosa. Sappiamo tutti che Luther Blissett non esiste davvero, giusto? Per chi non lo sapesse ecco il link alla spiegazione su Wikipedia.
Andiamo avanti!!
Q è certamente un romanzo storico e non lo dico io, diciamo che questa è la “scoperta dell’America”. La storia è ambientata nell’Europa cinquecentesca, nella quale si muove Q, un eretico. L’ambiente che viene ricreato è esattamente quello di quegli anni, per questo gli autori che ci hanno lavorato hanno passato anni a studiare quello di cui avrebbero dovuto parlare, per non commettere errori. Cosa che da a Q un valore aggiunto naturalmente. I personaggi che si alternano sono quelli di quegli anni, quelli perseguitati dalla Santa Inquisizione, Eretici, Crociati, Missionari, Uomini di Chiesa veri e uomini che hanno indossato l’abito talare solo per portare avanti progetti di conquista, membri di Sette che controllano molto di più di quello che sembra.
Una parte di questo libro è ambientata in Italia ed è proprio quella parte che ci fa arrivare fino a Catania, anzi a Nicolosi, dove una volta sorgeva la prima “versione”, definiamola così, del Monastero di San Nicola che oggi ha sede in piazza Dante, e dove trovò rifugio uno degli eretici più ricercati dalla Santa Inquisizione, Benedetto Fontanini da Mantova autore de “Il Beneficio di Cristo”. Cosa che prova ancora una volta come quei monaci non erano solo quelli descritti da De Roberto come mangiatori di arancini grandi come meloni.
Le parole del libro sono quelle di Tiziano un giovane che solo con gli anni comincia a comprendere i sotterfugi che gli strisciano intorno, ma naturalmente c’è anche Q (Qoèlet) spia del cardinale Carafa, emissario del Papa e persona pericolosissima.
Il libro non è semplicissimo, ma superate le prime pagine vi ci perderete dentro e non avrete alcuna difficoltà a capire gli intrecci di cui si compone e che hanno cambiato il destino dell’Europa tutta.
Fantasia e realtà si confondono e il romanzo storico diventa quasi un noir nel quale le vicende di un uomo sono quelle dell’umanità.
(Q/Luther Blissett/ Einaudi/ pp 668/ € 18,00/ la versione ebook è scaricabile gratuitamente anche dal sito dei Wu Ming)
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