“Guida portatile alla psicopatologia della vita quotidiana” è un divertente vademecum, vero e proprio prontuario di sopravvivenza, di resistenza umana. L’intento dell’autrice Costanza Jesurum, psicoanalista e terapeuta (che da anni tiene un blog amatissimo), è quello di rispondere alle 1000 domande che assillano ogni giorno ciascuno di noi, ma lo fa mescolando un brillante umorismo e un pizzico di sarcasmo alle solide basi delle tradizioni psicanalitiche.
Le psicopatologie in questione non sono necessariamente (solo) altrui. Perché la verità è che ogni giorno ci confrontiamo con fissazioni (m anche vere e proprie malattie mentalil) nostre e delle persone che ci circondano. Dall’ansia alla “mandrillità” passando per tutte le sfumature psicopatologiche che riuscite a immaginare. Le situazioni e i contesti? I più disparati. Dall’infanzia a fianco di un padre ansioso ai colloqui con gli insegnanti dei propri figli, dai pranzi coi parenti a un’inaspettata notte di sesso con uno sconosciuto… Per finire proprio con la seduta settimanale dallo psicologo.
Scopriamo così (giusto per fare un esempio) che è necessario sfatare “l’increscioso e radicato luogo comune” che la mandrillità sia una categoria esistenziale del maschio che prevede che questi abbia bisogno di “scopamenti multipli con donne diverse”… Soprattutto perché secondo questa teoria relazionale e sessuale le donne sarebbero immuni da questa personalità mandrilla e “la ristretta minoranza di sciagurate” che ne è affetta è considerata “benemerita (ancorché zoccola)” o “ninfomane (presunto lemma scientifico per zoccola)”.
Oppure, possiamo ridacchiare sotto i baffi, leggendo la storiella delle tre madri che ha fatto la fortuna dell’umorismo ebraico… Salvo poi, magari, renderci conto che molti dei nostri amici, compagni, fidanzati, mariti stanno ancora facendo i conti (e per davvero) con la loro yiddish mama. Perché trovare il giusto equilibrio tra permettere ai propri famigliari (in generale, ma il riferimento è soprattutto a mamme e suocere) di avere un posto importante nella propria vita (senza ritrovarseli nel mezzo del lettone coniugale, o più in generale “tra capo e collo”) è davvero complesso.
E via così., parlando di omosessualità e pedofobia (un capitolo che ho particolarmente apprezzato). E poi ancora di “sabotatori interni”, “salvatori di poverine”… Della diversità ontologica dei bambini (quantitativa e qualitativa)… Ce n’è davvero per tutti e per tutte le esigenze. Si perché non avrete nessuna difficoltà ad associare a ciascuna di queste categorie una o più persone specifiche (con gran divertimento per voi e buona pace dei vostri amici che – tanto – non lo sapranno mai). E (in fin dei conti) a tutti serve un prontuario da tenre a portata di mano per affrontare l’agorafobia ai concerti, la claustrofobia nelle gallerie o negli ascensori, la solitudine dopo un amore che finisce, il senso di colpa, le vertigini in cima ai grattacieli, o la paura di incappare in un commando di terroristi armati fino ai denti durante le nostre vacanze.
Problemi seri (come quello di arrivare a fine mese) e meno seri (come dover fare i conti con una drammatica prova costume che incombe). E pur nell’irriverenza che deride queste ossessioni della vita contemporanea, nonostante la freschezza e l’ironia con cui vengono affrontate le numerose nevrosi l’autrice è rigorosa nella costruzione dei suoi contenuti, rendendo commestibile a chiunque la teoria di Jung. Da non perdere e da regalare a quante più persone possibili (non solo per aiutarle, ma anche nella speranza che si identifichino nella categoria in cui voi li avete confinati 😛 ). #lotrovatedacub
C
(Guida portatile alla psicopatologia dell a vita quotidiana di Costanza Jesurum, Minimum Fax, pag , euro 12)