Partiamo da una confessione: non ho mai letto un libro di Sherlock Holmes. O meglio non ho mai letto un libro scritto da Arthur Conan Doyle. No no no!!! Eppure sono stata a Londra a vedere la sua casa…quella di Sherlock…ho visto i film e bla bla bla. Ma un libro mai!!!
Un paio di settimane fa sono andata in libreria decisa. Non sarei uscita se non avessi portato via con me un libro di Sherlock Holmes. Ora diciamo che ho affrontato il problema da un altro punto di vista. Sono andata nella sezione gialli e ho trovato una sfilza di libri sul celebre investigatore londinese, ma poi mi sono chiesta: “E da dove si inizia”. Ho cominciato a valutare la possibilità di chiamare un mio amico esperto dell’uomo con la pipa in mano, ma il telefono non prendeva. Poi l’illuminazione è arrivata da un libro messo su uno scaffale laterale.
Il libro in questione è il libro di cui vi parlerò oggi che ha come protagonista Sherlock Holmes, ma non nel senso in cui l’avevo pensato quando ero partita da casa con le buone intenzioni.
Il libro si intotola “L’uomo che odiava Sherlock Holmes” e, a scriverlo, in Italia per Rizzoli, è stato Graham Moore. Niente Sir Arthur dunque…ma si fa per dire.
Il libro è ambientato un pò qua, ai giorni nostri, un pò la, ai giorni in cui Sir Conan Doyle viveva quel periodo che, tutt’oggi, per gli studiosi dello scrittore rimane un mistero, ovvero quello che va dal 1893 al 1901, quando Doyle decise di fare morire Holmes e quando poi lo riportò in vita.
Tutto ha inizio da quando Alex Cale, uno studioso a caccia dei diari di Doyle, viene ritrovato morto in una stanza dell’albergo in cui si sta tenendo un convegno internazinale di appassionati di Sherlock Holmes. E’ un puzzle da ricomporre, perchè nella stanza dove è avvenuta la morte, qualcuno, con il sangue ha scritto “Elementare”. Sulle tracce dell’assassino si mette Harld White, un giovane che non è un investigatore, ma un grande appassionato di Sherlock Holmes e dell’uomo che ne ha descritto la vita.
E’ caccia all’assassino ma anche ai diari di Doyle, che potrebbero svelare molte cose. Intanto quanto accade tra il 1893 e il 1901 viene rivissuto con gli occhi di Sir Arthur, nella Londra di fine ottocento, una vera e propria avventura che l’autore vive con il padre di Dracula, l’amico Bram Stoker.
I due periodi storici sono diversi, ma quasi a confronto. E in entrambi il protagonista assoluto, seppur non presente, è sempre lui, Sherlock Holmes. Due indagini che corrono parallele e che sono legate però da uno stesso filo conduttore.
Il libro è appassionante. Facile da leggere e pieno di colpi di scena. E adesso a me non rimane che studiare, nei prossimi giorni, da quale libro partire per leggere le avventure di Holmes. Suggerimenti?
(L’uomo che odiava Sherlock Holmes/ Graham Moore/ Rizzoli/ pp. 368/ 8,80 euro)
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