Lo so, non è un libro nuovissimo e io confesso di averlo cominciato a leggere dopo avere visto il film al cinema, qualche settimana fa. Ne avevo avuto pareri molto contrastanti. Chi mi diceva che era bellissimo chi invece mi diceva tutto il contrario, forse è per questo che ho voluto farmi una mia personale opinione e il mio “spacciatore di libri” mi ha accontentata 🙂
Ho iniziato L’ospite di Stephenie Meyer (Rizzoli) la scorsa settimana e l’ho letteralmente divorato, nonostante le sue 574 pagine. Non è Twilight, che ho letto e riletto in italiano e inglese, ma la storia mi è piaciuta moltissimo, sicuramente più di quella che ho visto sul grande schermo.
Il libro racconta di un pianeta Terra, ben diverso da quello che conosciamo noi, dove i corpi degli umani sono stati invasi da essere chiamati Anime che si spostano da un pianeta all’altro viaggiando anche per secoli nell’Universo. Quando questi “parassiti” entrano in un corpo ne prendono possesso e diventano proprietari anche dei ricordi della persona nella quale abiteranno. Viandante è una di loro e il corpo in cui viene inserito è quello di Melanie, una giovane donna che, nell’estremo tentativo di difendere i suoi compagni tenta di togliersi la vita un attimo prima di venire catturata.
La convivenza tra Viandante e Melanie non sarà facile, perché quando le due cominceranno a condividere un solo corpo avranno inizialmente scopi ben diversi. Viandante tenterà di sfruttare i ricordi di Melanie per arrivare al gruppo di persone che la ragazza protegge, Melanie tenta di utilizzare gli stessi per trovare in Viandante un’alleata per tornare ad abbracciare il fratello Jamie e il fidanzato Jared. Le due cominceranno quindi a condividere non solo un corpo e i suoi ricordi, ma anche moltissimi sentimenti.
L’inizio dell’avventura è dunque dietro l’angolo e Viandante non solo troverà un nome vero, terrestre, ma anche una famiglia che farà di tutto per tenerla con se. Non vi dico di più perché o decidete di leggerlo oppure niente, e a me non va di svelarvi più di quello che è giusto che sappiate, se avete troppa curiosità, ma poca pazienza, andate su wikipendia 🙂
Posso dirvi che all’inizio ho trovato qualche difficoltà, sia per quello che mi era stato detto sia perchè i primi capitoli, devo ammetterlo, sono un po’ più lenti rispetto al resto del libro. Ma mi è piaciuta fin da subito l’idea di questa convivenza all’interno di uno stesso corpo. In più la Meyer, come aveva fatto in Twilight è riuscita a fare una cosa che in pochi fanno, anche solo nei libri: unire due specie destinate a farsi la guerra fino allo stremo delle forze. Del resto L’Ospite è un libro d’amore e se deciderete di leggerlo ve ne accorgerete.
Unico appunto. Se già gli ultimi capitoli della saga dei vampiri mi avevano dato dei filo da torcere per quanto riguardava la scrittura, che mi aveva fatto storcere il naso qua e la, questo libro ha uno stile completamente diverso, quasi da sembrare scritto da un’altra persona, ma ripeto, in alcuni punti la scrittura è davvero difficile da seguire. Sarà il risultato della traduzione o la Meyer ha corso un po’ per uscire in libreria con un nuovo libro vincente?
Del film lo sapete. Ma vi dico che è in prossima uscita il sequel che si intitolerà The Soul, L’Anima, mentre si parla di un terzo capitolo della saga che potrebbe chiamarsi The Seeker, Il Cercatore. Non c’è due senza tre 🙂
(L’Ospite/ Stephnie Meyer/ Rizzoli/ 574 pp/ 18,00 euro)
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