Ancor prima di diventare una libraia per bambini, mia mamma mi regalò questo libro che aveva deciso di far leggere alla sua terza media per poi far loro incontrare l’autore. Di libri per ragazzi, nella vita, ne avevo già divorati tanti… Ma la magia di questo romanzo breve di Roberto Piumini, mi ha totalmente incantata… Sebbene il tema affrontato attraverso la storia sia duro e difficile.
“Lo stralisco” di Roberto Piumini è la più recente emersione dai miei scatoloni del trasloco. Voi direte: «Ma quanto ci metti ad aprire questi scatoloni?». E io vi rispondo: «Tanto per cominciare, gli scatoloni sono numerosi il che – ovviamente – richiede tempo. Poi, il loro contenuto è prezioso e quindi, va maneggiato con cura. Quindi, ogni volume in quanto incarnazione di qualche ricordo/evento, richiede più di qualche secondo (a volte anche interi quarti d’ora di raccoglimento)… Poi ancora, sto cercando di costruire contemporaneamente il database della mia biblioteca personale (attraverso l’uso di un’app sull’iphone) il che comporta – mi pare chiaro – non poco tempo per la creazione di schede dettagliate su ciascun titolo che entra in archivio. Infine, sto anche concependo l’organizzazione della libreria di casa (tematica? geografica? sincronica? diacronica? alfabetica? per genere? per editore?) e questo, vista la mia indecisione a riguardo, mi fa perdere parecchio tempo».
Ma veniamo al libro. “Lo stralisco” fa parte della collana “Storie e rime” di Einaudi Ragazzi. L’età di lettura consigliata è 9 anni, ma io non sono d’accordo e lo consiglierei piuttosto a ragazzi più grandi, direi almeno dai 12 anni in su. Pubblicato per la prima volta nel 1987, il romanzo è magnificamente illustrato da Cecco Marinello (molti lo considerano addirittura il suo capolavoro). La storia racconta di Sakumat, un famoso pittore turco, assoldato dal burban Ganuan, un papà innanzitutto, ma anche un signore ricco e potente, affinché abbellisca le pareti bianche della casa fra cui – a causa di una misteriosa, grave e rara malattia – vive segregato un bambino di nome Madurer. La malattia di Madurer lo costringe in casa, il bambino – di soli 11 anni – non può vivere all’aria aperta, non può vedere la luce… Tutto ciò che per un bambino della sua età è considerato normale a Madurer è precluso. La sua unica finestra sul mondo sono le illustrazioni dei libri nei quali Madurer si immerge. Ed è per questo che suo padre, proprio per il suo 11° compleanno , decide di fargli un regalo che non potrà che renderlo felice. L’opera del pittore permetterà a Madurer di conoscere il mondo, di ammirarne la bellezza, di scoprirne i segreti.
Fra Sakumat e Madurer nasce una profonda amicizia. Il pittore accontenta tutti i desideri del bambino che gli chiederà di raffigurare per lui il mondo. Sakumat dipingerà paesaggi che colorerà di volta in volta delle sfumature diverse delle stagioni… Non c’è limite alla fantasia dei due, che per Madurer è realtà a tutti gli effetti, anche quando l’aggravarsi della sua malattia non lascia spazio alla speranza. L’avventura di Sakumat, Madurer e del suo papà proseguirà fino alla fine in un’esplosione di colori e dipinti, piante e figure che non sono solo ornamenti, ma vere e proprie creature… Fra cui anche “Lo stralisco”, appunto. La curiosità del bambino è inesauribile e man mano che la storia va avanti, i dipinti sulle pareti prendono sempre più vita, per rispecchiare il mondo non staticamente ma nel suo divenire. Per raccontare a Madurer il mondo che altrimenti gli sarebbe negato. Questo non significa, comunque, che non ci sia spazio su quelle pareti per raccontare anche il mondo della fantasia di Madurer.
Il romanzo è il racconto di un patto generoso e totale, la storia di un’amicizia delicata e assoluta. La poesia di un amore senza fine e senza tempo. Imperdibile anche soltanto per la fine prosa di Piumini, dai toni contenuti e misurati, poetici e raffinati.
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(Lo stralisco di Roberto Piumini, Einaudi ragazzi, euro 8,50 o 11,50)