Qualche giorno fa mi sono messa a cercare un libro nella libreria che ho (forse sarebbe meglio dire “avrei”) finito di sistemare. In realtà ero consapevole che l’archiviazione con criterio multiplo avrebbe potuto creare qualche scompenso… Ma tant’è. Posto il fatto che ho poi scoperto di non avere ancora portato a casa il libro che cercavo per poterlo prestare a mio fratello (era ancora nella mia vecchia casa in uno dei tanti scatoloni che ancora non ho portato a casa mia), o’essermi messa a cercare sugli scaffali mi ha fatto capitare tra le mani un libro che avevo dimenticato di aver acquistato (e quindi anche di leggere): L’altra figlia di Annie Ernaux.
Il libro racconta un tassello della vita dell’autrice ed è una sorta di lettera impossibile che l’autrice indirizza alla sorella che non ha mai conosciuto. La storia comincia proprio con la scoperta di quello che si rivelerà essere un evento spartiacque nell’infanzia (ma in generale nella vita) di Annie. E’ un’assolato pomeriggio domenicale quando una bambina di dieci anni ascolta per caso una conversazione della madre con un’altra donna e la sua vita cambia per sempre: i suoi genitori hanno avuto un’altra figlia morta piccola per difterite prima che lei nascesse; insomma, avrebbe avuto una sorella. E le parole della madre riservate all’autrice non sono gentili: «”Lei non sa niente, non abbiamo voluto rattristarla. Era più buona di quella lì”. Quella lì sono io”». E il confronto con questa mancata-sorella diventa ineludibile. Perché lei è l’altra figlia, quella meno amata.
L’evento segna il destino della scrittrice che nel romanzo breve e intensissimo parla a questa sorella sconosciuta rivivendo sensi di colpa, gelosie inconfessabili… e ponendo in relazione la tragedia della morte prematura e tragica della sorella con la riflessione sul potere terapeutico della scrittura, vera e propria medicina oltre che magica possibilità di comunicare. Ma oltre al senso di colpa c’è anche orgoglio per l’incomprensibile disegno che ha voluto che lei vivesse, orgoglio per la responsabilità che si sente nei confronti della vita e di cosa fare della propria vita: un’analisi profonda del rapporto con la morte.
Prezioso e bellissimo.
Carla
(L’altra figlia di Annie Ernaux, L’Orma, pag. 81, euro 8.50)