Dicembre è stato il mio mese dei libri, almeno per quanto riguarda il 2017. Ho letto e ho letto assai, libri di donne soprattutto. Come quello di cui vi racconto oggi, La figlia Femmina (Fazi Editore) Anna Giurickovic Dato.
L’autrice l’ho conosciuta alla vigilia delle feste natalizie, in occasione della festa di compleanno di Piazza dei Libri (Gammazita), in un pomeriggio condiviso con Emanuela Abbadessa e il suo Fiammetta (di cui vi parlerò prestissimo). Due libri che apparentemente non avevano niente a che vedere l’uno con l’altro, nei quali invece ho trovato diversi punti di congiunzione, anche se si tratta di argomenti diversi, modi diversi di raccontarli, stili e tanta altra roba che li farebbe pensare come due cose completamente distanti tra loro.
Oggi però parliamo de La figlia Femmina. Io quest’anno mi sono persa un sacco di cose belle, libri soprattutto. Mi ero persa anche questo libro, sarebbe stato un grossissimo peccato non recuperarlo.
Anna, al suo esordio letterario, racconta la storia di una famiglia composta da Silvia, la madre, Giorgio, il padre, Maria, la figlia. Il libro si apre con la violenza terribile che Giorgio fa ai danni di sua figlia Maria, ancora troppo bambina per potersi ribellare. La storia di divide tra Roma e Rabat ed è raccontata dalla madre, una donna troppo innamorata, troppo soggiogata dalla figura di questo marito, per non accorgersi o non volersi accorgere di quello che sta accadendo in una delle stanze della casa in Marocco. I rapporti crescono malati all’interno della famiglia e poi ad un tratto Giorgio, quell’uomo così accentratore, muore misteriosamente. Le due donne dovranno ricostruire una vita senza di lui, svelare i segreti, provare ad affrontarli, nel loro appartamento di Roma, da dove Silvia ricorda, mentre a pranzo arriva Antonio, l’uomo di cui si è innamorata e sul quale Maria, ormai adolescente, prova a scatenare tutta la sua rabbia cercando di conquistarlo, come una moderna Lolita.
Ci sono almeno due buoni motivi per leggere questo libro:
1) si tratta il tema della pedofilia e dei rapporti malati che si instaurano all’interno di una famiglia in cui avviene un crimine terribili, senza scadere nel banale o nel “già sentito”. Il delitto si analizza, senza che sia l’autrice a farlo. Anna lascia infatti tutto nelle mani del lettore, con una guida naturalmente, ma senza sovrastrutture o accuse più o meno velate.
2) tutto si legge facilmente, in un fiato, sia perché la storia ti lascia attaccata alle pagine, sia perché la scrittura di Anna è agevole e con un ritmo incredibile.
Di motivo ce ne metto un terzo, facciamo così. Anna è una giovane donna originaria di Catania, che vive a Roma e che ha vissuto in altre parti del mondo e che, nonostante non abbia citato la nostra città, è riuscita in qualche modo a fare trasparire qualcosa delle sue origini. Almeno, io ho letto anche questo.
Mettete La figlia femmina tra i libri del 2017 che dovete recuperare, se non lo avete ancora letto.
(La figlia Femmina/ Anna Giurickovic Dato/ Fazi Editore/ pp 192/ € 16,00)
Mari