La mia pila di libri comincia a rimpicciolirsi, è evidente. 🙂
Sto mantenendo la promessa di mantenermi alla larga da qualunque libreria fino a quando non avrò finito di leggere tutto quello che già possiedo e, per lo stesso motivo, non chiederò nulla allo spacciatore di libri.
L’ultimo libro che ho riposto in libreria (dove ormai non c’è più spazio) è Joyland di Stephen King, Sperling & Kupfer. Ci ho messo pochissimi giorni, perché stavolta la lettura mi ha preso parecchio.
Prima di parlare del libro però vi voglio raccontare di un rito che riguarda qualunque cosa io legga. Ho un quadernetto ( in realtà è il secondo, perché il primo l’ho finito), dove segno, uno dopo l’altro, i libri che leggo. Lo faccio rigorosamente in ordine cronologico. Segno il libro, segno l’autore, segno se il libro è mio o mi è stato prestato da qualcuno dei miei amici, segno il mese in cui ho finito di leggerlo. Dopo avere fatto questo passo alle pagine che iniziano ognuna con una lettera diversa e catalogo il mio libro, secondo il nome dell’autore. E’ il mio libro dei libri. Non sono mai passata alla versione digitale di questa piccola opera e non credo che mai ci passerò. Troppo affezionata a questo sistema di carta. L’ho fatto naturalmente anche con Joyland, poi ho aperto il libro, sono andata fino alla prima pagina, ho scritto il mio nome, il mese e l’anno. Solo allora ho riposto il libro in libreria, solo dopo averlo marchiato.
Ok, sono pronta a parlarvi del libro 🙂
E’ l’estate del 1973 e Devin Jones è uno studente universitario innamorato della sua fidanzata che, per fare qualche soldo, decide di passare l’estate a lavorare in un luna park di Heavens Bay, North Carolina, Joyland. Il parco dei divertimenti è il suo paradiso e il suo inferno, perché qui trova dei veri amici e riesce ad esprimere se stesso, mentre la sua fidanzata lo tradisce e poi lo lascia con una telefonata. Tutto scorre allegramente a Joyland, ma c’è un alone di mistero perché anni prima, proprio tra quelle attrazioni, è avvenuto l’omicidio di una ragazza e sembra che il suo fantasma si aggiri ancora tra i corridoi del Castello del Brivido. Non tutti riescono a vedere quello spirito tormentato perché il suo assassino non ha ancora un nome, ma intanto Dev si fa degli amici, conosce Mike, un ragazzino gravemente malato che ha dei poteri, e si innamora di sua madre, una donna forte e coraggiosa. I tre insieme riusciranno a risolvere il giallo, ma non senza effetti collaterali.
Ovviamente si tratta di un altro libro con il quale il Re del Brivido conferma ai suoi fan di essere in piena attività . Joyland scorre velocemente e ancora una volta, King, con un misto di malinconia e passione, descrive un’America che non c’è più. Lo fa raccontando la vita dei Luna Park come venivano gestiti una volta, senza che tutto venisse affidato solo alle macchine e dove la magia, quella vera, si fondeva con tutto il resto.
Se avete tempo leggetelo, soprattutto se vi piace il King che si diletta a fare tuffi nel passato.
(Joyland/ Stephen King/ Sperling & Kupfer/ pp 352/ € 19,90)
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