Partiamo dal fatto che per me è stato un libro cult sin da quando il mio amico Edy (il mio spacciatore di favole e fumetti all’università) me lo consigliò… Molto prima che ne venisse tratto l’omonimo adattamento cinematografico interpretato da Will Smith. Ho scoperto a distanza di molto tempo che nella biblioteca casalinga c’era già una copia del libro, da quando mio cugino Angelo aveva deciso di farne omaggio a mio fratello Antonio (ma all’epoca ero troppo piccola perché qualcuno immaginasse che un romanzo horror-fantascientifico, scritto nel 1954 da Richard Matheson, potesse interessarmi o avvincermi… E soprattutto – a mio avviso – temevano potesse terrorizzarmi).
In “Io sono leggenda”, Matheson rovescia la situazione di partenza di Dracula: non più un solo vampiro in un mondo di umani, ma un solo essere umano in un mondo popolato da vampiri. Robert Neville è l’ultimo uomo sulla terra. Un’epidemia, dopo lo scoppio delle “bombe” ha tramutato le creature viventi in vampiri. Per uno strano caso, Neville è immune al batterio, ma è costretto a barricarsi in casa di notte e a uscire solo in pieno giorno per assicurarsi la sopravvivenza. I vampiri lo braccano (anche perché durante il giorno Robert li cerca e li uccide, mentre si trovano in uno stato di torpore), ma non riescono a stanarlo. Nel tempo Robert Neville tenta un approccio più scientifico(al semplice paletto da conficcare nel cuore) e comincia una ricerca fra libri e attrezzature da laboratorio. Scopre così che alcuni vampiri sono dei morti viventi, mentre altri non sono ancora morti, ma si trovano in una sorta di stadio finale del contagio. Circa un anno dopo, Robert incontrerà una donna di nome Ruth che cammina in pieno giorno… Ma non tutto è come si potrebbe pensare/sperare. Non voglio dirvi cosa succede, soprattutto perché ammesso e non concesso che ne abbiate visto uno fra i diversi adattamenti per il cinema, quanto accade nel romanzo è molto diverso. Quello che è posso dirvi, però, è che in poco tempo Robert prenderà consapevolezza l’anomalia genetica ormai è lui (e lui soltanto): “Io sono leggenda”, appunto.
E adesso un po’ di notizie sugli adattamenti. Non solo film (oltre al già citato omonimo, ne esistono altri due – approvati dall’autore – intitolati “L’ultimo uomo sulla Terra” e “1975: occhi bianchi sul pianeta Terra” e altri cinque – liberamente ispirati al romanzo, fra cui “La notte dei morti viventi”), ma anche fumetti e cartoni animati. Come lo speciale di Halloween dei Simpson, il numero 77 di Dylan Dog (“L’ultimo uomo sulla terra”, dove in una vignetta, nella biblioteca personale di DyD si vede persino il libro stesso) e lo speciale numero 5, “La casa degli uomini perduti” e l’omonima graphic novel “Io sono leggenda” di Steve Niles ed Elman Brown.
(“Io sono leggenda” di Richard Matheson, Fanucci editore, euro 13)
C