E’ stato definito come “Il Codice da Vinci” per ragazzi. E non c’è niente di più vero, sebbene questo paragone a me sia sembrato riduttivo perché “L’incredibile caso dell’uovo e del Raffaello perduto” non è solo un’indagine alla ricerca della soluzione a un mistero direttamente connesso alla storia dell’arte, ma molto molto di più. E i paragoni che si è conquistato questo romanzo sono numerosissimi. Uno su tutti? Quello con “Pippi Calzelunghe” perché la protagonista di questa indagine a cavallo dei secoli ha molti punti di contatto con la spericolata avventuriera firmata dalla penna di Astrid Lindgren.
Ma andiamo con ordine. Il romanzo, opera prima di Laura Marx Fitzgerald, è una vera e propria indagine (a cavallo fra il poliziesco e il giornalistico) che Theodora Tenpenny, una ragazzina di 13 anni che preferisce essere chiamata Theo, inizia a seguito della morte di suo nonno. Il nonno di Theo (state tranquilli, non vi sto rovinando nulla: sono solo le prime tre pagine del romanzo) viene investito e in punto di morte sussurra delle parole che per la ragazzina non hanno molto senso: “Cerca sotto l’uovo”… E poi una serie di parole biascicate che Theo interpreta a modo suo, per scoprire solo alla fine del romanzo di aver sbagliato completamente. (E qui non aggiungo altro).
A casa di Theo, una bella e grande struttura ma poco manutenuta, dove la ragazzina vive insieme alla sua strana mamma che però vive in un mondo tutto proprio, fatto di formule matematiche e teoremi da dimostrare e preziose foglie di the che acquista nel negozio di una vicina di casa francese rischiando di far crollare le precarie finanze familiari, c’è un unico posto dove si possa cercare: sin da quando era bambina, ogni giorno, insieme al nonno Theo sceglieva l’uovo più bello che le loro galline avevano deposto e lo poneva sulla mensola del caminetto in una piccola ciotola realizzata dalla nonna posizionata proprio ai piedi di una quadro raffigurante un uovo gigante. Un rito familiare che prima spettava proprio alla mamma di Theo e che la ragazzina perpetua anche dopo la morte del nonno, sebbene la sua mamma non se ne curi affatto, anche ora che il nonno non c’è più.
Theo torna a casa e comincia a cercare. E siccome già la copertina del romanzo fa intuire che sotto quell’uovo gigante si celi qualcosa altro mi spingo un po’ oltre il mio consueto: durante ricerca Theo fa un pasticcio e versa dell’alcool sulla tela con l’uovo… Ed è mentre cerca di asciugare il danno che la pittura viene via rivelando qualcosa di inatteso: un quadro in stile Raffaello Sanzio, ma c’è qualcosa di diverso nei toni del pittore che Theo conosce così bene grazie a suo nonno, qualcosa nei colori, nei toni, nei simboli.
Da qui, Theo che nel frattempo ha fatto amicizia con la vicina di casa (una ragazza che è il suo esatto opposto, ma è anche la sua prima vera amica) che l’aiuta e l’accompagna in tutta l’indagine che si divide fra musei, biblioteche, gallerie e case d’asta. E per Theo, da svelare non è solo il mistero del dipinto che era nascosto sotto l’Uovo, ma anche il mistero del soggetto del dipinto stesso. Da cui il paragone con Il Codice da Vinci. E poi c’è anche il mistero personale di Theo…
La II guerra mondiale fa da sfondo alla storia del nonno della protagonista, Jack Tenpenny, un uomo che Theo crede di cominciare a conoscere solo adesso. Chi era davvero suo nonno? un artista? un soldato della seconda guerra mondiale? un ladro? un Monument Man? e chi erano i Monument Men? Dei “soldati”, esperti d’arte, chiamati a rintracciare, identificare, censire e restituire ai legittimi proprietari il tesoro dei nazisti: le collezioni di opere d’arte composte dalle “donazioni” delle ricche famiglie ebree per aver salva la vita. Sculture, quadri, gioielli, reliquie, cimeli, tutti consegnati all’esercito tedesco e poi dagli stessi nascoste nelle miniere mentre le truppe alleate avanzavano.
Fra vecchi amici che diventano improvvisamente nemici e un tuffo nella II Grande Guerra e nelle sue atrocità la giovane Theo, abituata a cucirsi gli abiti da sola, troverà il coraggio e la forza di proteggere il quadro e di portare a termine il compito che il nonno le ha assegnato?
#lotrovatedaCUB
C
(L’incredibile caso dell’uovo e del Raffaello perduto di Laura Marx Fitzgerald, Fabbri editori, pag. 228, 13.90 euro)