Il post di oggi si divide in due parti. La prima è il nostro chiacchiericcio, la seconda è il chiacchiericcio di un’altra persona. Per evitare di essere logorroiche come sempre la spieghiamo in parole povere…o almeno ci proviamo.
Già da qualche tempo noi Matte avevamo intenzione di aprire il blog a nuovi arrivi. Insomma fare una sorta di sezione dedicata agli ospiti o, per essere internazionali, una sezione guest che venisse aggiornata di martedì. E finalmente, grazie ad un amico di Officine Culturali, questa sezione la inauguriamo. Lui si chiama Giovanni e fa parte di quella che, senza problemi, definiamo casta di persone che riescono a divorare i libri. Gli abbiamo lasciato carta bianca per il suo primo post e lui, senza saperlo, ha scelto uno dei libri dei quali anche noi avremmo voluto parlare, scritto da un’autrice che, in qualche modo ci ha accompagnato per anni.
Ora silenzio: parola a Giovanni. 🙂
Il richiamo del Cuculo
Quando vieni a saper in piena estate che J. K. Rowling, madre di Harry Potter, ha pubblicato un nuovo romanzo, ma con uno pseudonimo, corri subito a cercare la notizia (oltre al libro). Scopri che il libro, fin quando non si è scoperta la vera identità di Robert Galbraith, ha avuto un discreto numero di vendite sostituite poi, grazie al “coming-out” della vera autrice, da un boom da top ten. Purtroppo scopri anche che Il richiamo del cuculo, titolo del libro di cui vi sto parlando, non è stato ancora pubblicato in Italia. Per fortuna non ho dovuto attendere molto. La Salani, che cura le edizioni italiane della Rowling, lo ha pubblicato lo scorso autunno. A questo punto alla prima occasione, curioso e accanito lettore di tutti i suoi precedenti libri, sono corso ad acquistarlo. Dopo la proficua passeggiata in libreria, non è passato neanche il periodo di gestazione in quello che io definisco lo scaffale senza fondo (parte della mia libreria adibita ai libri acquistati ma ancora in attesa per essere letti), perché ho iniziato subito la lettura.
Il richiamo del cuculo è un giallo ambientato nella Londra dei giorni nostri. A indagare su un misterioso suicidio di una top-model è Cormoran Strike ex soldato, figlio illegittimo di una celebrità, rimasto senza casa, senza lavoro e senza una gamba. L’uomo, ritrovatosi a vestire i panni dell’investigatore privato, è oberato di debiti e, dalla riuscita di questo caso, farà dipendere il suo futuro lavorativo. Il mondo con cui dovrà fare i conti è il mondo delle celebrità da cui proviene il padre che non l’ha mai riconosciuto e la madre, una groupie sempre alla ricerca di un attimo di celebrità. Cormoran, che nei tratti ricorda la versione umana di Hagrid, si muoverà come un elefante in un negozio di cristalleria fatto della Londra dei lussi e delle feste, una Londra in contrasto tra lo sfarzo sfrenato vissuto da un’élite che si barcamena tra un appartamento di lusso e un party dell’eccesso e la povertà più assoluta dei sobborghi.
Visto che si tratta di un giallo va da se che non posso, ovviamene, svelarvi il finale, ma una cosa posso sicuramente dirla: la Rowling anche in questa nuova sfida è riuscita a tenermi incollato alle pagine fino alla fine e spero tanto che Il richiamo del cuculo sia il primo libro di una nuova saga firmata J.K. Rowling.
(Robert Galbraith/Il richiamo del cuculo/Salani Editore/ pp.464/ €16,90)
Giovanni*
* con la benedizione delle Matte 🙂