In realtà oggi avrei voluto parlarvi di un altro libro, ma (e adesso capirete perché) mi sono resa conto che era necessaria una premessa. Avrei, infatti, voluto parlarvi di Lo stupore di una notte di luce di Clara Sánchez, ma cercando la recensione de Il profumo delle foglie di limone per inserire il link mi sono resa conto di non avervi mai parlato di un libro che ho sottratto a mia mamma mentre lo aveva in lettura (cosa che rende complicata la lettura, visto che i momenti liberi per dedicarsi a un piacere sono grosso modo sempre gli stessi). Così ho deciso di correre ai ripari e andare con ordine visto che Lo stupore di una notte di luce è il seguito (per altro attesissimo) del romanzo di cui vi parlo oggi.
La storia editoriale de Il profumo delle foglie di limone aiuta nel rendere l’idea della meraviglia che è racchiusa fra quelle pagine. Pubblicato nel 2010, il libro vince immediatamente uno dei riconoscimenti letterari più antichi e prestigiosi, il premio Nadal; a pochi giorni dalla sua uscita si piazza ai primi posti di tutte le classifiche di vendita e viene immediatamente riconosciuto come il nuovo fenomeno della narrativa spagnola. Fra dibattiti (in rete, nelle scuole… Tra librai e giornalisti) e il potere del passaparola il libro continua a dominare le classifiche anche oggi a più di 5 anni dall’uscita. Al centro anche il caso che si genera intorno alle libro, a seguito delle lettere minatorie ricevute dall’autrice da parte di un gruppo di filonazisti… Non a caso, forse “El Mundo” scrive: «Questo romanzo scuote la coscienza e svela l’orrore che la normalità cela».