Ci sono giorni che al CUB, tra una pausa e un’altra, comincio a cercare dei libri. Libri che possano andare bene per il bookshop, per questo blog, libri che un giorno leggerò e anche libri da proporre al Gruppo di Lettura che teniamo una volta al mese. Questo l’ho beccato quasi un anno fa ormai e la prima cosa che mi ha colpito è stata la copertina (continuo a ricascarci, senza pietà, ma stavolta non mi è andata male).
La copertina de Il miniaturista di Jessie Burton (Bompiani Editore) mi ha fatto pensare subito alle collezioni di palle di neve che si portano da viaggi lontani, fin nelle proprie case. C’è una donna e sotto di lei un mondo ovattato.
Jessie Burton ambienta il suo romanzo nell’Olanda di fine Seicento. Da un paesino di campagna Petronella, ribattezzata Nella-fra-le-nuvole (capito?), si ritrova ad Amsterdam. Si è sposata con Johannes Brandt, un mercante, e lo ha raggiunto per ambientarsi nella nuova casa ed entrare in quella che sarà la sua nuova famiglia. In casa però non trova certo l’amore che si era aspettata, ma una cognata, Marin, che non la prende in simpatia e che anzi fa di tutto per metterle i bastoni tra le ruote e per non farla sentire a proprio agio. Eppure, proprio nella stanza della cognata, si trovano dei libri che nascondono dei segreti, perché tra le loro pagine ci sono alcuni messaggi che fanno scattare tutta la curiosità di Petronella.
Niente appare a Nella come avrebbe desiderato e, anche il marito, non ha per lei le attenzioni che dovrebbe avere uno sposo. Non dorme con lei, non la coccola, nemmeno la tocca, ma ad un tratto le fa un regalo: una miniatura perfetta della loro casa, chiedendo alla moglie di prendersene cura come se fosse la casa stessa.
Nella comincia a “giocare” con quell’oggetto, tanto da mettersi in contatto con un miniaturista per cominciare ad arredare quella piccola casetta, forse per fare contento il marito forse per trovare un passatempo in quelle giornate sempre uguali. I due non si incontrano mai, ma l’uomo le manda periodicamente dei pezzi per la sua casa del tutto uguali a quelli che esistono realmente, come se conoscesse alla perfezione tutte le stanze in cui si muove Petronella. I misteri sono tanti e Nella vuole capirci di più.
Il miniaturista è un bel romanzo. Intanto permette di scoprire le tradizioni olandesi di un periodo che, io personalmente, non ho mai approfondito…e i romanzi storici mi piacciono. Poi la bravura dell’autrice nel descrivere tutti i personaggi fa si che non ci si riesca a staccare gli occhi dal libro, in attesa di capire quale sarà la direzione che prenderanno gli eventi. Niente è banale, tutto ha un perché, basta solo sapere seguire gli indizi che l’autrice da a chi legge.
(Il miniaturista/ Jessie Burton/ Bompiani/ € 18,00/ pp 439)
Mari