Il Manoscritto dell’Imperatore di Valeria Montaldi (Bur Rizzoli) è stato il primo libro che abbiamo letto insieme al gruppo di lettura di CUB, il C(L)UB. Cercavamo un libro che avesse a che fare con i Castelli (questo il tema del gruppo) e quando ne abbiamo trovato uno che, oltre che di castelli parlava anche di Federico II di Svevia, il Signore del Castello Ursino (dove ha sede il bookshop), allora abbiamo pensato che si trattasse di qualcosa di più grande di un segno. Era il libro che avremmo voluto leggere a prescindere. Proporlo al gruppo di lettura è stato il secondo passo.
Si tratta di un romanzo storico, in cui fatti realmente accaduti si intrecciano alle vite di personaggi immaginati dall’autrice. Il libro inizia alla fine dell’assedio di Pisa. E’ il 1248 e, nella bolgia, nel fumo degli incendi, in quello che resta dopo il massacro, un ladro ruba il manoscritto sulla falconeria del quale è autore lo stesso Federico II. Non si tratta di un furto qualunque, quel manoscritto, le sue sorti, coincidono con le sorti di un impero, nel quale il conflitto tra Imperatore e Pontefice è profondo e serpeggiante. Per Federico è vitale recuperare quel manoscritto e lo è anche per Papa Innocenzo IV, disposto a tutto pur di avere in mano qualcosa per dare l’ennesima scomunica a quell’uomo che una volta era stato il suo allievo.
Il ladro, Guidotto, è consapevole di avere nelle mani un tesoro inestimabile, qualcosa che non solo potrà arricchirlo, ma che allo stesso tempo potrà fargli conquistare un potere grandissimo. Sulle tracce del manoscritto Ezzellino, uomo fidato di Federico, mette Gualdo da Margnano e coinvolge nella sua ricerca Simone di Aix, un miniaturista francese che dovrà scovare il ladro e stabilire, grazie alle sue doti, l’autenticità del manoscritto che si troverà in mano.
Parte della vicenda si svolge al Castello di San Martino, vicino Lodi, dove ad un tratto i personaggi di questa caccia si ritrovano insieme.
La conoscenza storica di Valeria Montaldi permette innanzitutto di ripercorre vicende che fanno parte del nostro passato. In più le sue ricostruzioni, affiancate alla creazione di personaggi immaginari permettono di entrare in un periodo storico, quello del Medioevo, oscuro a molti. Le lotte di potere tra Papa e Imperatore, la decadenza della classe dirigente che si affida completamente alle spalle dei suoi sottoposti che vivono sempre sul filo del rasoio senza potersi mai affrancare, la condizione delle donne, costrette a seguire sempre il volere degli uomini e a non potere imporre mai la propria volontà, l’importanza della cultura e della scienza in un periodo dove entrambe le “arti” vengono tacciate come nemiche della gente, solo perché danno potere a chi in realtà non dovrebbe averne. Il giallo è fitto e la Montaldi porta il suo lettore a scoprire quello che succede piano piano, grazie ad un sapiente innesto di verosimile sulla verità.
(Il manoscritto dell’Imperatore/Valeria Montaldi/Bur Rizzoli/ € 10,90/ pp. 440)
Mari