Se penso ad Orazio Longo penso ad una persona sorridente. Ce l’ho qua la sua faccia, presente. Per me è l’uomo che ha lasciato questa terra soleggiata per andare a vivere in un paese che per me è sempre coperto di neve, che sia estate o inverno, dove ha trovato però la serenità. Di anno in anno io aspetto la sua sorpresa: proposta letteraria ogni volta diversa. Abbiamo cominciato con una raccolta di racconti Neanche a dirlo era bellissima, siamo passati ad una storia ambientata a meno tanti gradi La conquista. In bilico sulla vetta senza nome e quest’anno siamo arrivati a Il Curato. Un’indagine antica sulle Dolomiti. Tre proposte una diversa dall’altra, che Edizioni Efesto ha fatto arrivare sugli scaffali delle librerie italiane.
Di anno in anno il libro di Orazio diventa un appuntamento per rivedersi, per raccontarci a che punto della nostra vita siamo arrivati, per bere un bicchiere di vino insieme (ps per Orazio: le bottiglie le ho finite da sola quest’anno). Il Curato, Orazio lo ha raccontato ad inizio gennaio da Vicolo Stretto, io gli ho fatto da spalla e lui da bravo giornalista e da grande chiacchierone quale è andato alla grande.
Il Curato racconta di un mistero avvenuto fra le Dolomiti decenni fa, del quale ancora oggi non ci sono certezze. Orazio Longo ha scelto la storia che lo aveva colpito e che gli era stata raccontata da gente del posto, l’ha studiata, l’ha romanzata e ha messo insieme realtà e finzione, lasciando tutti con una domanda: perché don Aristide è morto, ma soprattutto per mano di chi?
Il Curato è ambientato nel 1951, ai giorni in cui Don Aristide viene trovato morto dalla perpetua che non ci sta e corre subito in caserma a dire la sua. Quella che viene subito derubricata come “morte naturale”, dopo qualche ora, diventa un mistero per la piccola comunità dove quell’uomo era molto più che ben conosciuto. Cominciano le indagini. Da bravo giornalista Orazio Longo ha ricostruito la vicenda mettendo insieme il materiale dell’epoca che ha potuto reperire e ha utilizzato il linguaggio dell’epoca e della zona in cui il fatto è avvenuto. All’italiano ha mischiato termini di Ladino, lingua del luogo, dando anche una guida per potere comprendere tutti i termini. La vita e le tradizioni di quel piccolo borgo racchiuso da qualche parte sulle Dolomiti, possono essere paragonate alla vita e alle tradizioni di un qualunque luogo d’Italia, da nord a sud. I personaggi descritti da Orazio sono personaggi senza tempo che ben si adattano a diverse situazioni.
Io aspetto il prossimo libro di Orazio Longo.
(Il Curato. Un’indagine antica sulle Dolomiti/ Orazio Longo /Efesto Edizioni/ pp 180/ € 12,50)
Mari