L’ultima scorta di libri l’ho fatta una settimana fa circa, quando sono andata a ritirare alla libreria Vicolo Stretto alcuni libri che avevo ordinato. Sono uscita da lì dichiarando “Per quest’anno sono gli ultimi libri che mi compro”. Diciamo che la promessa lascia il tempo che trova, visto e considerato che l’anno sta per finire. Però mi metto di impegno e, giurin giuretto, fino alla fine di questo 2015 leggerò solo i libri che ho già a casa. Ce la posso fare.
In mezzo a questo gruppetto di libro è capitato Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, di Jonas Jonasson (Bompiani). Se non lo avete letto fatevi questo regalo, voi che potete ancora acquistare libri per quest’anno, perché ne vale veramente la pena. Leggendolo non ho fatto altro che sghignazzare: a letto, seduta in cucina, su un gradino di casa o su una poltrona.
La storia è quella di Allan Karlsoon un arzillo vecchietto che vive in una casa di riposo e che, per il suo centesimo compleanno, decide di dare forfait a tutti i festeggiamenti attraversando invece la finestra di camera sua per darsi alla fuga. Pantofole ai piedi, qualche corona nel portafogli, si dirige sicuro verso la stazione degli autobus. Mentre attende il primo pullman che gli permetterà di allontanarsi velocemente, incontra un giovane che gli chiede (in malo modo) di dare un’occhio alla sua enorme valigia, perché ha bisogno di andare in bagno e in quel piccolo vano ci entra a malapena lui. Allan dice di sì, solo che quando il pullman arriva decide di salirci con tutta la valigia, non può attendere oltre. Certo, non poteva immaginare che il ragazzo dai capelli lunghi e biondi fosse membro di una banda di criminali e che quella valigia fosse piena di qualcosa che non andava minimamente perduta.
Altro che vecchietto, Allan darà inizio ad un’avventura a dir poco surreale, divertente come poche, incontrando tutta una serie di compagni d’avventura strampalati e irriverenti. Ai racconti di quello che succede a partire dal 2 maggio 2005 (il giorno del compleanno di Allan), ci sono le storie della vita di quest’uomo che ha vissuto tutto un secolo complicatissimo e che la vita ha fatto avvicinare a personaggi che hanno determinato le sorti di questo pianeta, tra Guerre, scoperte e scelte determinanti.
Non lasciatevi impressionare dalla grandezza del libro, si legge quasi tutto d’un fiato nonostante possa essere usato come arma di distruzione di massa se lanciato. 🙂
Il messaggio che ho letto io è che la vita va vissuta sempre al cento per cento delle proprie possibilità, sia che si vestano i panni di un ventenne, di un cinquantenne o di un centenario. Niente è irrimediabile, tutto è un’esperienza e come tale ogni nuovo incontro, ogni nuova sfida, ogni nuova giornata, vanno vissute. Del resto quella che Allan si concede è una opportunità che nessuno avrebbe potuto sperare per lui. Lui è di ironia e vitalità, sopite e pronte ad esplodere (è il verbo esatto), al momento giusto.
Quest’anno non avevo mai riso così tanto leggendo un libro. Ho amato Allan e i suoi compagni d’avventura e adesso mi piacerebbe vedere il film che è uscito nel 2014.
Alla fine, credo di averlo proprio trovato, e letto, il libro più bello di questo mio 2015.
(Il centenario che scappò dalla finestra e scomparve/ Jonas Jonasson/ Bompiani/ pp 462/ € 17,90)
Mari