La mamma è sempre la mamma. Non c’è niente da fare, mia madre è un mago per riorganizzare spazi e fare ordine. In questo periodo di immobilità casalinga che mi porta a spremermi le meningi (e basta, perché non devo stare in piedi, non devo stare seduta, non devo affaticarmi… e in più ho anche la sindrome del tunnel carpale bilaterale, quindi fatico anche a scrivere e a tenere libri fra le mani… almeno mi venisse una di quelle idee folgoranti che possono dare una svolta alla vita, per esempio un’invenzione geniale i cui diritti dal brevetto ti mettono al sicuro per il resto della vita!!!) mia mamma mi sta aiutando a ricalibrare gli spazi in casa e a mettere ordine in vista dell’arrivo del bambino. E recentemente ha messo mano ai miei scatoloni di libri che via via sono stati aperti e catalogati in vista di essere collocati sulla libreria ormai scelta, disegnata, ordinata e quindi quasi in arrivo 😀
La cosa sarebbe stata perfetta se non avesse comportato una piccola scoperta da parte della mia mamma che – a sua volta – ha comportato una grande rinuncia (a dire la verità assolutamente inevitabile) da parte mia. Già… perché nel mettere ordine in queste cataste di titoli a mia mamma è caduto l’occhio dove non le doveva cadere e ha così scoperto un “piccolo furto” da me compiuto durante il mio e il loro trasloco. Ho così dovuto rinunciare a un libro che avevo regalato io alla mia mamma, tanto tempo fa… Quando ero ancora una libraia per bambini e mi innamorai a prima vista di “Era Calendimaggio” di Angela Nanetti, illustrato da Roberto Innocenti. Quindi nulla di strano che mia madre si sia ripresa la copia di un libro meraviglioso che pensava essere andato perso durante il trasloco.
Dell’illustratore Roberto Innocenti, vi avevo già parlato per suggerirvi l’edizione di Canto di Natale da lui illustrata e in un’altra occasione: il Premio Andersen 2014, come miglior scrittore, di Fabrizio Silei. Di Angela Nanetti, invece, non vi ho mai parlato… E a dire la verità non so bene perché (anzi prendo un appunto mentale per ricordarmi che voglio al più presto parlarvi di “Memorie di Adalberto“, “L’uomo che coltivava le comete” e “Mio nonno era un ciliegio“).
Comunque sia, entrambi sono vincitori dei più prestigiosi premi del mondo dell’editoria per l’infanzia e ragazzi e del mondo dell’illustrazione… E forse questa è una delle ragioni per cui questa “accoppiata” nel 2004 a un progetto editoriale meraviglioso.
La prima scommessa era quella di riscoprire il classico dei classici della Letteratura italiana: Dante e la Divina Commedia (più in generale la sua opera)… Ma in un modo decisamente nuovo. C’è un Dante anziano che – giunto alla fine del suo percorso terreno – racconta a Guido da Polenta, signore di Ravenna, di Beatrice: «Mai la sfiorai se non con lo sguardo da lontano. Eppure nessuno più di me la conobbe e più profondamente l’amò». Ma al racconto della sua vita privata, dei sogni giovanili di un poeta sfumati nel doloroso esilio, del dolore senza speranza per la morte di Beatrice si intersecano le parole raccontano la Firenze del Duecento con le sue lotte intestine. E poi il libro dà voce a una donna di cui quasi nessuno parla, promessa sin da bambina al ragazzo sfuggente che si chiamava Dante Alighieri. A parlare è Gemma Donati, la moglie di Dante, che racconta le durezza di un’esistenza femminile esclusivamente votata ai figli e alle sofferenze. E parla di quanto costi l’esilio anche per chi resta a casa a custodire il focolare, sperando. La seconda scommessa era quella di farla apprezzare ai ragazzi.
Due puntate andate a buon fine visto che il libro edito da Einaudi Ragazzi è un vero e proprio capolavoro e in tempi davvero rapidissimi è diventato un “nuovo classico” che è quasi un obbligo morale avere sui propri scaffali (mannaggia a me e a quando mi sono fatta “sgamare”). Il libro è una delizia per gli occhi e per gli amanti della prosa lieve e ricercata. Un volume raffinato ed elegante, davvero commovente.
Carla
p.s.: L’edizione in calce è un fuori catalogo, peccato perché le successive edizioni sono state meno affascinanti di questa prima, con copertina rigida e stampe a colori di altissima qualità… Un vero e proprio illustrato, ma non per bambini. Il libro è adesso edito da Motta Junior e si intitola “L’Amor segreto. Dante, Beatrice, Gemma“. Almeno dai 13 anni in su.
(Era Calendimaggio di Angela Nanetti e Roberto Innocenti, Einaudi Ragazzi, pg. 134, euro 18)