Ieri mattina ho ricevuto una telefonata. «Pronto? Sono Nadia. Come stai?». Ed io «Alla grande, Nadia bella! Solo che… diciamo… Non è che sia proprio un buon momento. Ti posso chiamare fra una mezz’oretta appena finisco questa cosa che sto facendo?». E Nadia, che è dolce e soave come le sue illustrazioni: «Certo… Che problema c’è?».
Solo che, in realtà, dopo una giornata che ha avuto dell’incredibile… Ieri notte ho realizzato di non averla più chiamata. Scrivo un messaggino su whatsapp a Nadia, mi scuso e le spiego che ho avuto una lunghissima serie di contrattempi (che vi risparmio). E ci siamo sentite proprio adesso. Ma molte delle cose che ci siamo dette, non ve le racconterò perché ne parleremo questo pomeriggio, alle 17:30 da Officine Culturali, il bookshop del Monastero dei Benedettini che ama accogliere le Matte da Leggere e le loro presentazioni-laboratorio. Qualcosina, però, la voglio dire. Perché io e Nadia ci conosciamo da tanto tempo e insieme abbiamo fatto davvero molte cose. E abbiamo anche tanti progetti, che magari un giorno o l’altro prenderanno forma e smetteranno di essere solo progetti 🙂
Nadia, infatti, è una fucina di idee e una mano e mente creativa preziosa. La sue illustrazioni hanno una magia che è difficile da descrivere e una matericità sorprendente. Ma non voglio dire di più, se non il fatto che alcuni progetti Nadia ed io li abbiamo realizzati. Come per esempio una collana di classici dell’editoria per ragazzi, edita da Ed.it press del nostro amico Umberto Coscarelli, per la quale Nadia ha realizzato tutte le copertine: Il mago di Oz, Lettere ai figli, Storie Allegre, e Capitan Tempesta… E nel frattempo, sempre insieme a Umberto Coscarelli, è uscito Muntagna. Oltre a tanti altri titoli, come Dimentichina, Cosa inghiottono i ghiri ghiotti… E tanto altro ancora 🙂
Il contenuto del libro ve lo abbiamo in qualche modo raccontato nello scorso post e quello che non vi abbiamo ancora detto lo scoprirete questo pomeriggio… Sappiate solo che: Nadia sta preparando una valigia piena di materiali diversi per realizzare insieme a tutti i bambini che interverranno il laboratorio; io ho cominciato a scaldare le corde vocali per leggervi alcune delle storie della Signora Etna… E per ora mi sembra abbastanza. Ci vediamo più tardi?
C&M