Il mio spacciatore di libri è tornato. Leggo i libri senza interruzione, tanta roba da smaltire, perché i titoli sono uno più bello dell’altro, cosa che giova alla mia #bookschallenge2015. Ho finito giugno con 20 punti depennati e conto di dare un’altra botta entro la fine di questo mese. Forse ce la possiamo anche fare.
La spunta numero venti l’ho messa con l’ultimo libro della Kinsella, Dov’è finita Audrey? (Mondadori).
Decidere di leggere questo libro pensando di poterlo valutare prima ancora di averlo aperto è un gravissimo errore, ma forse il primo problema è la copertina che sembra un po’ troppo da chick lit. Del resto il nome dell’autrice è inesorabilmente legato alle avventure di Becky Bloomwood e alla sua follia da shopping (che ultimamente, per quanto mi riguarda, era stata anche molto deludente rispetto agli inizi di questa interminabile storia).
La Kinsella stavolta si confronta con tematiche completamente diverse, con un approccio completamente diverso e dà vita al suo primo young adult con un risultato, secondo me, vincente. Non stiamo parlando di un capolavoro della letteratura, questo no, però di qualcosa che si legge piacevolmente che tocca tematiche importanti e moderne senza cadere negli eccessi.
Il romanzo racconta la storia di Audrey, una quattordicenne che ha subito a scuola un terribile episodio di bullismo che l’ha costretta a casa. Audrey è in terapia, soffre continui attacchi di panico, per lei è impossibile anche solo guardare negli occhi uno dei membri della sua famiglia, figuriamoci uno sconosciuto. La sua famiglia è a dir poco variegata…stramba, forse possiamo anche dire così. Suo fratello è ossessionato dai videogames, la madre è un’isterica che vuole avere tutto sotto controllo, ma con risultati a dir poco discutibili, il padre sembra subire tutto, salvo poi riprendersi in alcuni momenti, il fratellino piccolo è una variabile quasi inesistente, ma porta la giusta leggerezza in questa famiglia che forse sta prendendo le misure da se stessa, giorno dopo giorno.
Poi arriva Linus. Con lui Audrey comincia a riaprirsi al mondo, e solo grazie a questo tutta la folle famiglia riesce a trovare una quadra e a tornare a essere famiglia vera.
Come dicevo i libri della serie I love shopping sono una cosa, questo è un’altra. Completamente. Mi sembra una sterzata vincente, che mi fa sperare che finalmente abbiamo finito con la simpatica, ma ormai stantia Becky. L’ultimo libro mi aveva proprio lasciata interdetta.
La copertina, lo scrivevo prima, non mi dà assolutamente l’idea di quello che è il libro, ma semmai quello che mi aspettavo di trovare era un’altra vanesia tale e quale a Becky, quel rosa poi mi pare davvero un po’ eccessivo, e alleggerisce di troppo le tematiche importanti che sono trattate all’interno del libro. L’abito non fa il monaco è vero, ma è anche vero che spesso la prima impressione può essere fatale.
(Dov’è finita Audrey?/ Sophie Kinsella/Mondadori/ pp 180/ €16,00)
Mari