Arghhhhh! Accipicchia…
Ok, pensavo di essere immune all’ingrassamento da gravidanza. OK, così con potete capire. Pensavo che non sarei stata una di quelle che ingrassa così tanto in gravidanza e invece ieri dal ginecologo, dove sono stata per l’ecografia mensile di accrescimento, mi hanno pesata e (arghhhh!) complessivamente ho preso 17 chili (c’è anche da dire che Tito Vincenzo è piuttosto grande e cicciottoso, decisamente sopra la media). Eppure in questo mese, dopo lo choc del mese scorso, ero stata bravissima. Dolci zero, ho persino eliminato la colazione col cornetto (o panzerotto alla crema… Fatta eccezione per quando faccio le analisi e passo davanti alla dolceria della mia amica Roberta) e ho anche drasticamente ridotto il numero di caramelle che mi aiutano a superare l’acidità da reflusso e – soprattutto – fanno spostare i piedi del piccolo Tito Vincenzo dal mio stomaco. Molte più proteine e verdure, molti meno carboidrati (anche se farei carte false per scofanarmi un’intera teglia di pasta al forno). Niente pasta la sera, una pizza al mese (giusto per gratificarmi, almeno una volta ogni tanto).
E poi, il periodo in cui mi sarei mangiata anche i tavolini (per fortuna!) sembrava proprio essere finito. Quindi il mio obiettivo del mese era non prendere neanche un chilo dall’ultima ecografia… E invece, ne ho presi due (anche se a dirla tutta, già il giorno dopo l’ultima ecografia pesavo già 800 grammi di più, quindi forse il processo si era avviato nel passato… ok, no comment).
Ad ogni modo, se penso che all’inizio della gravidanza, mangiavo, mangiavo, mangiavo e non prendevo neanche un grammo e quindi potevo permettermi tutti i lussi di questo mondo. Anzi ero addirittura sottopeso, quindi mi concedevo un sacco di capricci… Come sempre del resto. Poi, di ritorno da Budapest, dove ho davvero mangiato tantissimo (ma facevo anche passeggiate di circa 15 chilometri complessivi al giorno) in tre mesi ho preso poco più 4 chili alla volta e adesso devo controllarmi. Cosa che, nella vita, ho avuto la fortuna di n0n dover fare mai: metabolismo accelerato, vita sempre on the road (cosa che da quando mi hanno inchiodato al letto mi sono totalmente dimenticata), tantissimi spostamenti a piedi carica come un mulo (computer, borsa e blablabla).
Quindi, la missione di domani è andare in libreria per guardare dal vivo una seri di titoli che ho selezionato facendo una ricerca su internet. Anche perché, i titoli dedicati al tema dieta in gravidanza (che approfondirò domani in libreria, per cui state pronti per un altro post a tema) sono moltissimi ma mi sembra che abbiano un’impostazione completamente diversa da quella che sto cercando io adesso… E, ok (avete ragione) avrei potuto/dovuto pensarci prima, ma tant’è che ormai è fatta (e comunque, mi dicono – magra consolazione – “tranquilla! è tutta pancia, le gambe ti sono rimaste uguali, le braccia pure… non sarà un dramma perdere questo peso”… che sarà pure vero ma 17 chili sono 17 chili e io li sento davvero tutti, soprattutto sulle ginocchia).
Quello che ho selezionato per me invece è questo e l’ho comprato in e-book: “La perfetta dieta in gravidanza” di Alberto Dettori.
Il punto di partenza del libro è che un’alimentazione adeguata in gravidanza è fondamentale sia per la salute della madre, sia per quella del bambino. Inoltre, specifica che proprio durante la gravidanza, molto più che in qualsiasi altro periodo della vita, l’organismo richiede una maggiore quantità di cibo (appunto, e io che ho fatto di sbagliato?) e di specifici principi nutritivi (ok, forse ho esagerato con le patatine fritte, ma compensavo il giorno dopo con cofanate di verdura bollita).
Quello che mi attrae di più della presentazione del libro che ho appena cominciato a leggere è che promette di insegnare 3 metodi semplici e non comuni per controllare il peso mentre si è in stato interessante… La logica sottesa a tutti i libri che spiegano come alimentarsi correttamente in gravidanza la conosco bene e ritengo anche di averla acquisita pienamente: compiere delle scelte alimentari in gravidanza inciderà positivamente sulla salute del bambino per il resto della sua vita (e garantirà alla donna il peso forma…mmm… qualche intoppo c’è stato). Saranno stati i troppi spuntini (nel libro si parla anche di questo)… ma generalmente mangiavo frutta e non pensavo di sbagliare.
MMM… C’è perplessità. Vi aggiorno
Carla Panza