A volte scovi libri che non sono solo un piacere personale di lettura, ma possono diventare un vero e proprio strumento di insegnamento della lingua italiana e dei suoi segreti. In questo modo si è configurata la scoperta di Così belle da innamorare le stelle. Piccolo manuale per imparare a scrivere e leggere poesie di Andrea Molesini che non è nuovo a questo genere di vademecum, visto che per Mondadori aveva già realizzato il Manuale del giovane poeta ormai fuori catalogo.
Nasce come libro per ragazzi, per insegnare ai giovani lettori cosa sono il ritmo e il metro e come funzionano. Per insegnare quali siano gli elementi che costituiscono la metrica italiana, come gli accenti e la rima, quali i “misteri” del linguaggio poetico, come le figure retoriche, e perché conoscerli può aiutare a comprendere meglio la poesia… Un percorso attraverso quelli che possono sembrare segreti tecnici della poesia italiana, ma che in realtà sono un viaggio nella nostra lingua e nella nostra vita, perché il ritmo è la materia di cui siamo fatti (cuore, respiro, passo). E quando il ritmo viene messo al servizio delle parole e della costruzione delle frasi, nasce la poesia. Non solo. Andrea Molesini, infatti ci insegna che – contrariamente a quanto si potrebbe pensare – le regole sono le migliori amiche della creatività e, soprattutto nel caso della poesia, se usate con arte possono far cantare le parole e renderle potenti.
Dicevo che, al di là del piacere personale di leggere questo “saggio”, quest’opera è perfetta da utilizzare come strumento in classe per spiegare questioni che sembrano estremamente lontane dalla nostra quotidianità, sebbene in realtà non lo siano. Per fare solo un esempio, gli accenti primari e secondari di un endecasillabo, il concetto di parola tronca… la scoperta della regolarità e del fatto che i nostri sensi percepiscono alcune cose “per contrasto”. La stessa ragione per cui i ragazzi apprendono meglio sperimentando (e quello che è stato sperimentato – a differenza di quello che è stato semplicemente studiato – non si dimentica più).
Il testo del Premio Campiello Andrea Molesini (il prestigioso riconoscimento letterario è stato conferito nel 2011 per il romanzo Non tutti i bastardi sono di Vienna) è accompagnato da vignette ironiche e graffianti di Alberto Rebori che giocano con le parole, con il ruolo del poeta, con la storia della poesia, con la struttura della lingua.
Carla
(Così belle da innamorare le stelle di Andrea Molesini con vignette di Alberto Rebori, Rizzoli, pag. 140, euro 14)