Ho riflettuto molto su quale libro scrivere il post di oggi. Il fatto è che – come sono sempre stata solita fare – leggo più libri contemporaneamente… Non vi sarà difficile dunque immaginare lo stato del mio comodino: un vano per accogliere le numerose letture in corso e una torre di Pisa pericolante sulla superficie principale (che molto spesso finge che di potersi estendere all’infinito aprendo il cassetto sottostante, e poi quello ancora più in basso, creando così anche un pericoloso piano inclinato). Non sapevo decidere quale fra questi libri raccontarvi, così ho deciso di segnalarvi un romanzo epistolare buono per tutte le stagioni (quelle coccole letterarie che ti sanno offrire conforto) che puntualmente ogni inizio d’anno scolastico, mi trovo a rileggere… Normalmente – ma non solo – in classe con i miei alunni. (Già perché io sono anche un’insegnante di lettere).
“Ciao, tu” è un romanzo scritto a quattro mani da Beatrice Masini e Roberto Piumini. Beatrice Masini (che fra le altre cose è anche la traduttrice di Harry Potter) scrive le lettere frutto del pugno della giovane protagonista; Roberto Piumini (che fra le altre cose è anche uno fra gli autori dell’Albero Azzurro,uno fra i più noti programmi televisivi per bambini), invece, risponde con la “voce scritta” del giovane Michele. Il romanzo è ambientato in un liceo, durante i primi giorni di scuola. Lei (della quale conosceremo il nome solo quasi alla fine del romanzo) approfittando della nuova scuola (dove “nessuno sa chi sei” e “puoi essere quello che vuoi”) lascia un messaggio nello zaino di Michele: “Indovinami. Scoprimi. Sappimi”, gli dirà invitandolo a partecipare a un gioco di scoperta reciproca privo di qualunque genere di pregiudizio. Michele non ha idea di chi sia il mittente del messaggio, ma, intrigato dalla possibilità di conoscere una persona in un modo mai provato prima, si butta anche lui in questa avventura epistolare. E il gioco comincia. E “parlarsi scritto” è più facile.
Lei lancia piccoli ami per “acchiapparlo” sempre più, ma ha paura che lui si stanchi del gioco o che comunque alla fine la scintilla non scocchi; lui cerca di decifrare indizi volontari e non, per capire chi sia Eulalia (“colei che dice bene”, è così che battezza la ragazza del mistero) e ha una speranza, ma anche tanti, tantissimi timori.
Fra consigli di lettura, aneddoti delle relative infanzie, amici, episodi scolastici che leggiamo sullo sfondo (compiti di greco con tristi risultati per Euly) ci immergiamo sempre più nel loro gioco d’amore e nel loro reciproco “girarsi intorno“. Il romanzo, ovviamente, non sta tutto qui… Ma non voglio rovinarvi lo sviluppo della storia. Trovo, invece, interessante (e divertente) dirvi che Roberto Piumini e Beatrice Masini hanno un po’ fatto il gioco dei due protagonisti (ma senza girarsi intorno). Il romanzo, infatti, è davvero uno scambio epistolare fatto quando ancora le mail non esistevano. Beatrice ha mandato un fax a Roberto che – allettato dalla cosa – ha deciso di partecipare al gioco. Ed è stato un successo enorme. E i ragazzi adorano leggerlo o sentirlo leggere (si presta molto anche per una lettura ad alta voce). E ogni volta che lo ri-leggo trovo qualcosa di nuovo su cui riflettere con i miei alunni.
(“Ciao, tu” di Beatrice Masini e Roberto Piumini, Rizzoli, euro 10)
C