Ciao sono Mari, e dopo anni e anni senza leggere, in queste vacanze sono riuscita a finire un libro. Non ve lo racconto, non ancora, voglio solo dire che con leggerezza e senza pressione, ho deciso di fare funzionare questo blog. Perché in questi anni il dominio abbiamo continuato a rinnovarlo, perché dall’internet su quello
Non scrivo da tantissimo tempo. Sono stata presa dalle pratiche di chiusura dell’anno scolastico e ho letto davvero pochissimo. Anche perché ai consueti scrutini, collegi docenti, consigli di classe etc. etc., nel mio caso quest’anno si è aggiunta la consegna del portfolio del cosiddetto “Anno di formazione e prova” per la conferma del ruolo. Però,
Mentre al Castello Ursino si tiene la mostra Da Giotto a De Chirico, i tesori nascosti curata da Vittorio Sgarbi, al CUB- Castello Ursino Bookshop abbiamo cambiato tutta l’esposizione. Abbiamo fatto spazio alle letture e ai gadget a tema, abbiamo rielaborato tutti gli scaffali per dare maggiore visibilità ai titoli in nostro possesso. E’ stato così
Oggi vi parlo di Prometto di sbagliare di Pedro Chagas Freitas, perché ogni tanto fa bene ricordare libri che ci sono piaciuti davvero tanto, non solo perché letti in un momento azzeccato, ma anche perché consentono al lettore di ricucire insieme pezzi sfilacciati di vita, di ricomporre cocci di passato che altrimenti resterebbero frammenti inutili… Perché,
Orecchio Acerbo, come sapete, è sia per Mari sia per me una delle case editrici più belle e interessanti del panorama editoriale italiano. I libri pubblicati da Orecchio Acerbo sono tutti speciali, interessanti e (anche semplicemente) bellissimi sul piano prettamente sensoriale: bella carta, stampa eccezionale, buon profumo, rilegatura particolare… Poi, se passiamo sul piano letterario:
Ieri, quando sono arrivata a casa dei miei genitori a prendere Bubù, mi è caduto l’occhio su un libro che avevo regalato a mia mamma tanto diverso fa e che però io alla fine non ho mai letto, sebbene mi avesse invogliata tantissimo. Non vi dico ancora qual è perché a giorni (anche mia mamma lo ha
Non ricordo se vi ho parlato di un’altra passione che coltivo (questa sì) insieme a mio marito Marzio: le serie tv. Una passione che per me è cominciata con 24, e che ho contagiato a mio marito con Fringe. Qualche tempo fa, quando abbiamo sottoscritto l’abbonamento per internet a casa ci hanno regalato un abbonamento
Godiamoci ancora i regali che abbiamo ricevuto per il Phd appena conseguito. E fra i tanti libri avuti in dono (i miei genitori e i miei fratelli sanno come viziarmi) un titolo in particolare risulta particolarmente azzeccato: La cosa più vicina alla vita. Lezioni sul nostro amore per i libri di James Wood che viene presentato come la
Da quando sono passata di ruolo, è stato determinato che ogni insegnate abbia a sua disposizione la “carta del docente” con un bonus di 500 euro da spendere in corsi aggiornamento, libri (ovviamente relativi alla propria materia), e aggiornamento tecnologico (tutto tranne smartphone). Così, mentre l’anno corso ho deciso di comprare il computer nuovo, in
Mi pace tanto lui, i piacciono tanto i suoi libri, mi piace tanto il modo in cui fa il professore (lo amano anche tutti i suoi alunni), mi piace tanto quando lo leggo su La Stampa, La Repubblica e Avvenire (in realtà quest’ultimo non lo compro quasi mai) mi piace tanto il suo blog. Insomma, praticamente appena