Prima di tornare a dedicarmi al tema dell’alimentazione in gravidanza (a proposito, nelle ultime settimana sono stata grandiosa e le mie analisi lo dimostrano!) come promesso in occasione dello scorso post della categoria #gravidanza, oggi voglio raccontarvi di un’idea che da qualche settimana mi ronza in testa… E sulla quale vorrei qualche consiglio.
Come sapete, mi hanno messa a letto da diverso tempo. Un periodo che mi ha fatto sembrare infinitamente lunghe queste ultime settimane… E che ha reso i momenti più eccitanti della mia settimana gli appuntamenti del corso preparo, le visite dal ginecologo, le analisi del sangue… (ok, lasciamo perdere).
Ad ogni modo, come se non bastasse, nelle ultime settimane ho avuto anche l’influenza con febbre, mal di pancia, raffreddore, naso che smoccola, mal di testa… e chi più ne ha, più ne metta. In questi giorni in cui, l’unico desiderio che avevo era non dover correre in bagno ogni quarto d’ora (neanche se bevessi come un’idrovora!) mi è capitato di guardare una puntata di un telefilm che mi piace un sacco e che non vedevo da tempo: Gilmore Girls (serie tv nota in italiano come “Una mamma per amica”). In questa puntata, uno dei personaggi organizza in vista del parto ormai prossimo un “Baby Shower”, vale a dire una festa (riservata alle amiche della futura mamma) dove si brinda (con spumante rigorosamente analcolico) si mangiucchia con le amiche, si scartano i regali per il bambino che sta per nascere e per la ormai-quasi-mamma. Anche se non avrei mai pensato che l’idea potesse piacermi… In realtà, ne sono stata conquistata. E adesso la mia testa gira intorno al pensiero di questa organizzazione.
Voglio dire: in America è una vera e propria consuetudine (tanto che – proprio come per le wedding planner – esiste anche la figura professionale della baby shower planner… Cosa che mi pare un po’ eccessiva, ma tant’è…), ma in Italia non è proprio così e non so se mi piace l’idea di organizzare una festa dove – sostanzialmente – si ciarla, si mangia, si bevono analcolici e si scartano regali che hai “obbligato” a farti. Insomma, mi domando se esista un galateo del baby shower… E anche se ci siano delle attività tipiche per questo genere di party. Così ho cominciato a documentarmi, ma anche la letteratura sul tema non mi ha aiutata molto. In lingua italiana, praticamente non ci sono pubblicazioni a riguardo (salvo qualche enciclopedia fra quelle che vi ho segnalato che ha una sezione dedicata all’argomento). Mi sono venuti in soccorso gli ordini via internet, ma soprattutto il fatto di saper parlare bene in inglese.
Quindi ho pensato che fosse carino darvi qualche notizia a riguardo carpita qua e là fra enciclopedie e il libro che ho acquistato, ma non ancora finito di leggere.
Ho scoperto che se fossi stata un’appassionata di “Sex and the City” ne avrei saputo molto di più, visto che in questa serie tv, Carrie si presenta a casa di Miranda con una torta a tre piani di pannolini. Avrei scoperto che il “baby shower” (etimologicamente pioggia di regalini, ricevimento per la consegna dei regalini per il bebè) è una sorta di addio al nubilato in versione premaman (niente roba erotica, dunque… Ma anche sì e un po’ dipende dalle amiche che avete :-P) con giochi a tema, dolcetti e regalini di buon augurio. Del resto, la nascita di un bambino è – più ancora che le nozze – un rito di passaggio da celebrare.
Ho scoperto che fino a una quindicina di anni fa, nessuno mai avrebbe organizzato un baby shower: la gente, infatti, superstiziosamente non amava fare i regali a un bambino non ancora nato, visto il timore che qualcosa potesse andare male durante il parto… Una paura, per fortuna oggi, ampiamente superata.
Ho scoperto che la prassi prevede che ci si presenti alla festa con un regalo per il bambino e una candela profumata per la futura mamma (mother-to-be) e anche che per molte donne è considerata un’ultima occasione per trascorrere del tempo con le amiche prima di diventare mamma.
E ora veniamo ai libri. In italiano, l’unico titolo disponibile è “Party planner a casa tua. Organizzare compleanni, cerimonie e baby shower non è mai stato così facile!” (Gribaudo, pag.140) di Elisabetta Zucchi esperta wedding e party planner che ha deciso di condividere alcuni dei suoi segreti per aiutarvi a rendere indimenticabili – in modo facile ed economico – i vostri momenti importanti: dalla tematizzazione alla personalizzazione di ogni tipologia di evento.
La verità è che – almeno per come viene dipinto questo genere di evento nel libro che ho scelto – pare che il baby shower sia un bellissimo ricordo da conservare, proprio in quanto celebrazione del rito di passaggio da donna a mamma… E per questo il libro suggerisce di curare con attenzione e amore tutti i dettagli. Il titolo che ho acquistato su Amazon è “Baby Showers” di Jennifer Adams (Gibbs Smith, pag.127) e contiene tante idee sulla scelta del tema, sui menu da proporre, sulle “bomboniere” da consegnare al termine della festa alle invitate. Ci sono progetti per realizzare da sole le decorazioni, gli inviti… E su questo, poi mi è venuto in aiuto anche Pinterest che mi ha suggerito anche di fare una lista-regali specifica per il baby shower che per una Matta da Leggere non poteva essere altro che una bibliografia per il nascituro. Insomma, se non mi sbrigo praticamente non ci arrivo. Anche perché devo tradurre il “Baby Trivia Game“, comprare le tutine bianche da far dipingere alle mie amiche del cuore, predisporre qualche altro gioco e decidere se voglio che il mio pancione venga dipinto o ricoperto da decalcomanie…
Ma voi che dite, lo organizzo o no questo baby shower? E se lo facessi prima di Natale per cogliere l’occasione e scambiarci anche i regalini di Natale?
Carla Panza