Anche per Tito sotto l’albero non sono mancati i regali letterari. In particolare, prima di Natale abbiamo scartato un primo pop-up (semplice semplice e quindi adatto anche alla sua età) a tema natalizio: fiocchi di neve, renne che volano, elfi che lavorano, slitta con Babbo Natale vicino alla luna e un magnifico albero di Natale addobbato…
Poi sotto l’albero gli ho fatto trovare e abbiamo già cominciato a goderci l’edizione speciale per il 15 anniversario della pubblicazione de Il Gruffalò di Julia Donaldson e Axel Scheffler. Edizione speciale perché racchiude due storie il primo episodio del Gruffalò e il suo seguito Il Gruffalò e la sua bambina. Sotto l’albero ha trovato anche un libro di Editoriale Scienza che – pian piano, perché è un po’ complicato per lui e, poi non voglio che strappi le finestrelle di cui è ricco – e un classico di Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata di cui vi parlerò quando cominceremo a leggerlo.
Torniamo al Gruffalò col quale mi sono tornati alla mente i tanti ricordi di quando in libreria abbiamo ospitato Axel Scheffler e lui ci ha regalato una magnifica illustrazione originale e mi ha raccontato che il nome di questa bestiaccia di fantasia era emerso a seguito delle esigenze dettate dalla rima (le rime con tigre erano piuttosto rare e complicate per i bambini) e altre chicche su tanti altri libri che i due autori hanno firmato insieme (ma per raccontarvi di queste ci saranno altre occasioni).
Il libro ha per protagonista un topolino che va in giro per il bosco; è piccolo e debole, la volpe vorrebbe mangiarselo, la civetta pure, il serpente anche… tutti potenziali predatori cui il topino deve riuscire a sfuggire. Insomma, per sopravvivere deve rimboccarsi le maniche (anche se un topo le maniche non ce le ha). Il piccolo roditore, così, si inventa il Gruffalò un mostro con le zanne, gli aculei viola sulla schiena, gli artigli lunghie e affilati, le ginocchia nodose, il bubbone sul naso, gli occhi gialli e minacciosi: talmente pauroso che i predatori, temendo di diventare prede, scappano via a gambe levate. Solo che, a un certo punto, il topino incontra davvero il Gruffalò che da mostro inventato diventato diventa mostro in carne, ossa, pelliccia, aculei, zanne, artigli e occhi gialli… Proprio come nella descrizione del topolino. Una bugia che si materializza e diventa realtà… Come sfuggirle? Usando nuovamente l’ingegno per sopravvivere, per scoprire che nella vita l’aspetto non conta, ma contano tante, tantissime altre qualità.
Come ho accennato prima, l’albo è in rima, il che lo rende particolarmente adatto alle prime letture da fare con i piccoli (Tito già comincia a saperle a memoria con grande soddisfazione e divertimento per lui e per me). Adesso non vedo c’è una ragione in più per non vedere l’ora di andare a trovare zia Elisa a Londra per poter assistere allo spettacolo teatrale tratto da questa storia.
Carla Panza
(Il Gruffalò ed. speciale 15 anni 2013, Julia Donaldson e Axel Scheffler, Emme Edizioni, euro 15.90)