Le belle notizie non vengono mai da sole e così dopo aver scoperto dei finalisti alla 37ª edizione del Premio Andersen, ho appreso anche che a Paola Zannoner, una delle mie autrici preferite, è stato recentemente conferito il Premio Strega Ragazze e Ragazzi (giunto alla sua terza edizione). Di lei, vi ho raccontato pochino (trovate qualcosa qui… faccio un mea culpa e allo stesso tempo faccio un nodo al fazzoletto che è una promessa tanto per me quanto per voi di scrivere quanto prima le recensioni dei suoi libri da me più amati), ma Paola Zannoner è davvero un’autrice che tutti dovrebbero leggere… E quando avrete cominciato (vi avverto) non smetterete più.
A vincere l’ambito premio letterario, alla sua terza edizione nel format dedicato ai piccoli, è stato il suo L’ultimo faro (DeA) per la categoria +11 (con 99 voti su 357 espressi). Al suo fianco, per la categoria +6, lo spagnolo Lluis Prats Martinez con Hachiko. Il cane che aspettava da cui è stato tratto il film di Lasse Hallstrom con Richard Gere “Hachiko. Il tuo migliore amico” (con 19 voti su 32 espressi).
Ma torniamo a Paola e al suo romanzo corale (con 14 ragazze e ragazzi – d’età compresa tra i 12 e i 15 anni – che condividono i propri problemi attorno a un faro), un’idea che ha conquistato tutta la giuria. I 14 ragazzi si trovano insieme, più o meno volontariamente, per tre settimane, in occasione di un campo estivo in una desolata zona costiera dove si erge un faro. Ciascuno di loro porta nel cuore un grande peso che non sempre è intuibile a chi li osserva dall’esterno. C’è chi non si fida di nessuno, chi attacca briga con tutti, chi non abbassa mai la guardia, chi preferisce stare da solo, chi ha fatto talmente tante assenze ingiustificate da scuola da essere stata cacciata… Ciascuno di questi ragazzi ha un segreto, una ferita da nascondere che incarna un aspetto della vita degli adolescenti (ma non solo) di oggi: dall’anoressia ai viaggi della speranza, dalla dipendenza da videogiochi alla scoperta della sessualità, passando per il lutto e l’incapacità di gestire la propria timidezza ora propria rabbia…
La vacanza al campo è quindi una cornice che tiene insieme le storie e che permette il lento avvicinarsi dei protagonisti, inizialmente sospettosi l’uno dell’altro, mentre man mano prende forma un mistero che occorrerà svelare: c’è una cava di pietra ai piedi del faro e uno strano graffito che mette i giovani sulle tracce di una romantica storia d’amore. E più i ragazzi si avvicinano si raccontano e mettono a nudo le proprie ferite e queste storie obbligano gli altri protagonisti – e conseguentemente anche il lettore – a riflettere su queste tematiche che sono solo sfiorate con delicatezza e intelligenza. E nel frattempo c’è il mare, l’estate e ci sono nuove amicizie che nascono e che sembrano destinate a durare per sempre.
Carla
(L’ultimo faro di Paola Zannoner, De Agostini, pag. 363, euro 14,90)